"Ndrangheta stragista": irreperibile il collaboratore di giustizia Marino Pulito

Pentito500Il collaboratore di giustizia Marino Pulito non si trova. Il dato emerge all'apertura della nuova udienza del processo "Ndrangheta stragista", che vede alla sbarra il boss siciliano Giuseppe Graviano e quello calabrese, Pasquale Filippone. Citato dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, il collaboratore di giustizia, ex uomo forte della Sacra Corona Unita, avrebbe dovuto deporre sulle dinamiche che avrebbero portato cosa nostra e 'ndrangheta a mettere in atto una strategia stragista in Sicilia e sull'Italia continentale.

In particolare, oggetto del procedimento sono gli attentati subiti dai carabinieri in Calabria, che, nell'ottica accusatoria, sarebbero un tassello fondamentale dell'accordo tra mafia e 'ndrangheta per colpire le Istituzioni e sovvertire lo status quo nel Paese, in un momento di transizione del panorama politico nazionale e internazionale.

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Il presidente della Corte d'Assise di Reggio Calabria, Ornella Pastore, ha però dato atto di una nota pervenuta dal Ministero degli Interni, che attesta l'irreperibilità del collaboratore di giustizia.Oscure, al momento, le cause e le dinamiche che spiegherebbero la circostanza. Pulito è collaboratore da moltissimi anni e ha riferito in numerosi processi dei rapporti tra 'ndrangheta e massoneria. Anche nel processo "Ndrangheta stragista", Pulito dovrebbe riferire delle dinamiche occulte che avrebbero visto le organizzazioni criminali dialogare con entità parallele e pezzi dello Stato deviati.