Estorsioni e gioco d’azzardo online: colpo alla cosca Libri. Un commercialista “consigliori” del clan

operazionecoscalibridi Claudio Cordova - "Come mai sei diventato così buono?". E' la frase che Anita Repaci, amante di Filippo Chirico, pronuncia al proprio compagno, considerato il reggente della cosca Libri di Reggio Calabria. E' uno degli elementi più significativi sul ruolo, preminente, rivestito dalla donna in seno all'organizzazione mafiosa che Polizia e Carabinieri sono convinti di aver disarticolato con l'inchiesta "Theorema-Roccaforte". Quattordici persone indagate per associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di armi, intestazione fittizia di beni, violenza privata e altri reati.

Tra gli arrestati, oltre alla coppia Chirico-Repaci, anche Domenico Ventura (già detenuto per l'omicidio di Marco Puntorieri) e una serie di soggetti ritenuti vicini alla consorteria mafiosa nativa di Cannavò. Obbigo di dimora per un professionista, il commercialista Saverio Nocera, che sarebbe stato il "consigliori" del clan.

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L'indagine, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall'aggiunto Giuseppe Lombardo e dai sostituti Stefano Musolino e Walter Ignazitto, avrebbe documentato le pressanti richieste estorsive della cosca Libri a diverse attività commerciali di Reggio Calabria.

Nessuna di esse, tuttavia, ha sporto denuncia.

Originaria di Cannavò, la cosca sarebbe tuttavia forte anche sui territori di San Cristoforo, Vinco, Pavigliana, Mosorrofa, Gallina Modena, Ciccarello, San Giorgio e Reggio Campi. Proprio a Gallina, zona collinare di Reggio Calabria, negli scorsi anni sarebbero sorti alcuni contrasti, per via di alcune "nuove leve" troppo intraprendenti. A questo punto, la Repaci avrebbe "rimproverato" il compagno Chirico, genero del boss defunto Mico Libri e reggente della cosca con il ruolo di "capo società", di non occuparsi, evidentemente, con sufficiente polso delle frizioni.

Principali collaboratori di Chirico sarebbero Gaetano Tomaselli e Antonio Riccardo Artuso, che si sarebbero occupati del giro di estorsioni, della riscossione delle mazzette, ma anche delle armi del clan. A occuparsi delle tangenti che le attività commerciali dovevano corrispondere, anche Antonino Votano, Stefano Sartiano e Domenico Ventura. Tangenti che venivano corrisposte non solo tramite la "semplice" dazione di denaro, ma anche attraverso l'imposizione di prodotti, forniture e ditte. Emblematico il caso del centro SNAI di via Del Torrione, gestito dai fratelli Siclari nel centro cittadino, che non solo sarebbero stati sottoposti alle richieste estorsive della cosca Libri, ma anche pesantemente redarguiti per non essersi rivolti a un'azienda "amica" per dei lavori da effettuare all'interno del centro scommesse.

Nel corso delle indagini, sarebbe stato ricostruito anche un episodio di violenza privata aggravata, perpetrata da Gaetano Tomaselli nei confronti di un amministratore di condominio, costretto a omettere di denunciare e a intraprendere qualsiasi iniziativa volta a far sgomberare, da parte della Repaci, un immobile che la stessa occupava abusivamente. Il ruolo della compagna di Chirico, dunque, si mostra chiaramente agli inquirenti, soprattutto sotto il profilo economico. L'indagine infatti ha evidenziato le modalità reimpiego di risorse della "cassa comune". I soldi sarebbero stati infatti reinvestiti attraverso la costituzione di società operanti in svariati settori. Proprio in tale contesto emergerebbe la figura del commercialista Saverio Nocera, che, nella qualità di consulente aziendale e commerciale, avrebbe fornito a Chirico e alla Repaci la consulenza tecnica necessaria per l'intestazione fittizia di beni.

Tra gli affiliati vi sarebbe anche il giovane Angelo Chirico (all'estero, e quindi non ancora arrestato) che, stando alle conversazioni intercettate del padre, sarebbe stato affiliato quando ancora era minorenne. Il giovane rampollo di 'ndrangheta si sarebbe occupato del business del gioco d'azzardo online, altro settore dove la cosca Libri tentò di insinuarsi, prima dell'esecuzione dell'operazione "Gambling", che scoprì un giro d'affari milionario.