Nell'ambito dell'inchiesta "De Bello Gallico", coordinata dalla D.D.A. di Reggio Calabria, gli investigatori della Squadra Mobile hanno ricostruito l'assetto organizzativo ed operativo di un emergente gruppo mafioso, aderente alla 'ndrangheta, dedito alla consumazione di reati contro la persona e il patrimonio, composto da Paolo Chindmi, esecutore materiale dell'omicidio di Fortunata Fortugno e del tentato omicidio di Demetrio Logiudice, dallo zio Mario Chindemi classe 1968, da Santo Pellegrino classe 1986 e Ettore Corrado Bilardi detto "Pietro" classe 1952, tutti sottoposti a fermo di indiziato di delitto per associazione mafiosa.
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Le intercettazioni ambientali hanno dimostrato che lo scopo fondamentale del sodalizio era quello di affermare a Gallico la propria leadership criminale conquistando spazi sempre più ampi con l'uso delle armi nelle azioni volte ad assumere il controllo delle attività estorsive in danno di imprenditori e commercianti del luogo e ad eliminare esponenti delle fazioni contrapposte. Ad alcuni componenti del gruppo mafioso è contestato un atto intimidatorio perpetrato a Gallico lo scorso 22 maggio, mediante l'esplosione di alcuni colpi di fucile contro le serrande di due garage di un condominio di cinque piani.