La Seconda Sezione della Corte di Cassazione, nell'udienza del 5.6.2018, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Reggio Calabria (dott. De Bernardo e dott.ssa Ferraiuolo) avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame che aveva disposto l'11.8.2017 la scarcerazione di Marvelli Giuseppe, nato a Careri (RC) il 5.1.1953 nell'ambito dell'Op. Mandamento.
Detta operazione aveva visto l'arresto di 116 persone ritenute appartenenti a vario titolo ad una associazione mafiosa facente capo alla c.d. cosca Pelle, in data 4.7.2017.
Marvelli è ivi indagato per il reato di illecita concorrenza e turbativa d'asta aggravati dal metodo mafioso ma il Tribunale della Libertà ne aveva disposto la immediata scarcerazione sulla scorta della assoluta mancanza di elementi indiziari a suo carico in ordine a condotte anticoncorrenziali e atti di violenza o minaccia, concludendo quindi per la insussistenza della gravità indiziaria in ordine al reato contestato.
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Gli avv.ti Roberta Milasi (Foro RC) e Antonio Speziale (Foro Locri) rilevavano dinanzi la Corte di Cassazione la correttezza della motivazione di tale provvedimento e la genericità e aspecificità dei motivi di impugnazione dei PP.MM. ricorrenti, i quali nulla aggiungevano alle argomentazioni del TDL. Insistevano dunque per l'inammissibilità o rigetto del ricorso stesso. La Corte di Cassazione in accoglimento delle istanze difensiva decideva quindi l'inammissibilità del ricorso dei Pubblici Ministeri reggini.
Marvelli Giuseppe dunque resta libero.