Assoluta soddisfazione viene manifestata dal Collegio difensivo di Andrea Saraceno – avvocati Manlio Morcella, Natale Polimeni e Marco Maviglia – all'esito della decisione del TdR di Reggio Calabria con il quale e' stata decisa la scarcerazione del proprio assistito. Nell'ambito della inchiesta "TRASH", Andrea Saraceno, nel mese di maggio 2017, aveva subito una ordinanza di custodia cautelare, fondata sul doppio addebito di essere membro della cosca De Stefano e di avere in quella veste consumato una serie di estorsioni aggravate dalla finalità mafiosa nei confronti della società a capitale misto pubblico-privato "Fata Morgana s.p.a.". E ciò a seguito delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Roberto Aiello, Lucibello e Fracapane.
Il ricorso innanzi al TdR aveva avuto esito negativo. Ma la relativa ordinanza, impugnata, era stata annullata con rinvio dalla prima sezione della Suprema Corte.
Ieri l'epilogo della fase cautelare. Per i legali " Il Tribunale della Libertà era prevedibile che fosse pervenuto a questa conclusione. Nel senso che non avrebbe potuto determinarsi diversamente, alla luce delle cogenti linee di diritto che aveva tracciato la Corte di Cassazione: eminentemente sotto il profilo della insussistenza della gravità indiziaria a carico di Andrea Saraceno. Vedremo se la motivazione del provvedimento che ha disposto la sua scarcerazione - aggiungono -sia o non sia convergente con la sentenza di annullamento della Corte di Cassazione. Se così fosse, come riteniamo, affronteremo con massima fiducia pure il giudizio di merito. Dove dimostreremo la infondatezza delle accuse mosse al nostro assistito. Onde consentirgli di rimuovere in modo definitivo questa negativa esperienza giudiziale, di cui è risultato non voluto protagonista".
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