Torna in libertà l'ex senatore Antonio Caridi, attualmente alla sbarra nel maxiprocesso contro la masso-'ndrangheta "Gotha". Caridi era in carcere dall'estate 2016, quando il Parlamento votò l'autorizzazione a procedere all'arresto, viste le gravi accuse mosse al politico dalla Dda di Reggio Calabria. Da quel momento, Caridi è stato detenuto nel carcere di Rebibbia dove si era consegnato nelle ore successive al voto.
Già assessore comunale di Reggio Calabria e poi assessore regionale, Caridi ha svolto il proprio cursus honorum all'ombra di Giuseppe Scopelliti, prima sindaco della città dello Stretto e poi governatore. Secondo l'accusa, però, Caridi sarebbe stato uno strumento (al pari di un altro politico tuttora detenuto, Alberto Sarra) attraverso il quale la cupola massonica della 'ndrangheta avrebbe infiltrato le istituzioni. A capo della struttura segreta, vi sarebbero gli avvocati Paolo Romeo e Giorgio De Stefano, pregiudicati per concorso esterno in associazione mafiosa ma evidentemente ancora dal ruolo baricentrico nella vita politica, sociale ed economica di Reggio Calabria e dintorni. Romeo è co-imputato di Caridi nel processo "Gotha" che si svolge con rito ordinario davanti al Tribunale di Reggio Calabria, mentre De Stefano è già stato duramente condannato al termine del processo parallelo, celebrato con rito abbreviato.
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La figura di Caridi emerge peraltro nell'inchiesta "Alchemia", dove il politico fu pizzicato (insieme al fido Francesco Cannizzaro, neodeputato di Forza Italia) in incontri con presunti membri della 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro.
Dopo mesi di battaglia sulla misura cautelare comminata a Caridi, l'ex senatore del GAL (con un passato in Udc e Forza Italia) è stato ora scarcerato essendo venuto meno il suo incarico pubblico, visto l'insediamento del nuovo Parlamento dopo il voto del 4 marzo. La posizione di Caridi sarebbe stata ridimensionata per quanto concerne l'appartenenza di Caridi alla associazione segreta.
Questo il comunicato diffuso dalla difesa di Caridi:
Gli avvocati Carlo Morace e Valerio Spigarelli – certi che la decisione favorevole avrà lo stesso rilievo mediatico finora riservato alla vicenda - esprimono la loro soddisfazione in relazione al provvedimento odierno con il quale il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere che, nell'agosto del 2016, aveva raggiunto l'allora senatore Antonio Caridi.
Allo stesso tempo i difensori sottolineano che il provvedimento di oggi ha escluso la partecipazione di Antonio Caridi alla struttura segreta della 'ndrangheta, al medesimo contestata nell'ambito del processo Gotha in corso di celebrazione a Reggio Calabria, e ne ha disposto la rimessione in libertà.
Riservandosi ogni ulteriore commento alla lettura della motivazione del provvedimento odierno, gli avvocati Morace e Spigarelli ribadiscono la ferma determinazione dell'imputato a far cadere ogni accusa nei suoi confronti.