In merito all'articolo pubblicato da questa testata il 13 febbraio 2013 I Carabinieri alla ricerca del boss Marcello Pesce: un arresto. Scoperto bunker nelle campagne della Piana di Gioia Tauro, riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente richiesta di rettifica:
In qualità di difensore di fiducia del sig. Cesare Dromì, nato a Taurianova il 18 Settembre 1970, chiedo formalmente, ai sensi dell'art. 8 Legge 8 Febbraio 1948 n. 47, che venga data immediata rimozione e rettifica della notizia apparsa su Il DISPACCIO in data 13 Febbraio 2013, in cui si afferma, contrariamente a verità, che Cesare Dromì, quale collaboratore di giustizia, con dichiarazioni convergenti con Giuseppina Pesce e Salvatore Facchinetti, già nel 2004 si sarebbe espresso senza riserve sull'intraneità dei fratelli Francesco e Giuseppe Alviano alla famiglia Pesce di Rosarno (RC).
Il sig. Cesare Dromì a causa di tale notizia si trova ora esposto insieme ai suoi familiari all'imminente pericolo di ritorsioni, nonostante non abbia mai prestato alcuna collaborazione di giustizia.
Chiedo, pertanto, la smentita ufficiale e la cancellazione dal web della notizia non vera pubblicata, con riguardo alla posizione del mio assistito. Chiedo, inoltre, che la rettifica venga a sua volta pubblicata sulla stessa pagina del Vostro giornale, quanto prima, con la stessa particolare evidenza grafica già conferita all'articolo pubblicato in data 14 Febbraio 2013, contestualmente alla pubblicazione integrale del presente comunicato.
La richiesta di cancellazione, rettifica e pubblicazione della presente viene inviata altresì per conoscenza al Presidente dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti nonchè all'AGCOM.
Riservata ogni azione legale nelle opportune sedi, se ravvisabile.
Si chiede, infine, di dare conferma all'indirizzo in intestazione delle attività effettuate a seguito della presente.
avv. Alessandra Bisighini
Nota del direttore: per deontologia professionale abbiamo pubblicato integralmente il documento inviatoci dall'Avv. Bisighini. Tuttavia, ci corre l'obbligo di precisare come il contenuto della notizia non sia frutto della fantasia di questa testata giornalistica, ma dato ripreso da comunicazioni ufficiali fornite dall'Arma dei Carabinieri.