di Claudio Cordova - Condannato per un omicidio commesso in gioventù, dottore commercialista, considerato un uomo del "cerchio magico" di Paolo Romeo. Natale Saraceno viene definito, in aula, il "commercialista delle cosche". La circostanza emerge dalla nuova deposizione del maresciallo della Guardia di Finanza, Fabio Maurotto, nell'ambito del processo "Gotha", che vede alla sbarra l'associazione segreta che avrebbe governato Reggio Calabria e i suoi dintorni. Per Saraceno, la Dda di Reggio Calabria ha invocato, poco più di una settimana fa, 14 anni di reclusione nell'ambito del procedimento celebrato davanti al Gup con rito abbreviato. La deposizione di Maurotto, invece, si svolge nell'ambito del troncone ordinario, dove l'imputato principale è proprio l'avvocato Paolo Romeo, considerato il capo della masso-'ndrangheta reggina.
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Il maresciallo della Guardia di Finanza risponde alle domande del pm Stefano Musolino, al cospetto del Tribunale presieduto da Silvia Capone. E la sua deposizione si concentra proprio sulla figura di Saraceno, che gli inquirenti inseriscono nella rete relazionale di Romeo & Co. Da "commercialista delle cosche", Saraceno avrebbe fatto spregio dei doveri di probità richiesti ai consulenti: "In alcune intercettazioni – spiega Maurotto – dichiara di venire meno alla normativa antiriciclaggio".
Brodo di coltura dei rapporti criminali di Saraceno sarebbe il territorio del rione Archi e delle famiglie mafiose più note.
Dalle captazioni telefoniche e ambientali, infatti, emergerebbero i suoi consigli a Francesco Polimeni, imparentato con il boss Pasquale Tegano, per l'apertura di un supermercato. Saraceno si sarebbe adoperato anche per aiutare Domenico Aricò (genero di Giuseppe Tegano) nelle operazioni di schermatura societaria dell'azienda "Center Fruit", attiva nel mercato ortofrutticolo: "Dalle conversazioni emerge la fiducia incondizionata nel commercialista" racconta Maurotto.
Sempre presente, ovviamente, l'avvocato Romeo.
E' a lui che Saraceno si rivolgerebbe per avere un contatto con il medico cardiologo Vincenzo Amodeo (inserito nella rete relazionale di Romeo) per ottenere una consulenza per la scarcerazione di Giovanni Fontana, altro soggetto considerato uomo forte dell'omonima famiglia di Archi, coinvolta nelle dinamiche relative alla Leonia, l'ex società mista del Comune di Reggio Calabria, attiva nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. In generale, comunque, la figura di Saraceno è considerata dagli inquirenti non solo organica alla ristretta cricca di Romeo, ma anche a disposizione della 'ndrangheta dell'area nord di Reggio Calabria: agli atti della Guardia di Finanza, riferiti dal maresciallo Maurotto, i contati con figli e figlie dei boss Giovanni, Pasquale, Domenico, Giuseppe, Paolo e Bruno Tegano.