di Angela Panzera - Regge in appello il troncone abbreviato del processo "Puerto Liberado". La Corte d'Appello reggina ha sostanzialmente confermato le condanne per i narcos della Piana di Gioia Tauro che erano stati puniti con oltre 200 anni di carcere, all'esito del processo di primo grado, dal gup distrettuale reggino. Sedici infatti, sono gli imputati condannati dai giudici di Piazza Castello.
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Solo uno è l'assolto; si tratta di Davide Gentile, difeso dai legali Guido Contestabile e Nico D'Ascola. Ammonta a 19 anni e 2 mesi, e a 18 anni e 10 mesi, le pene rimediate dai fratelli Alfonso e Giuseppe Brandimarte.Per il collaboratore di giustizia Antonio Femia, alias "Titta" la Corte ha comminato 6 anni, 6 mesi, 20 giorni di carcere rispetto ai 10 anni stabiliti dal gup. Dopo essere stato coinvolto nell'inchiesta "Puerto Liberado" e in quella denominata "Santa Fè", Femia ha deciso di collaborare con i pm Luca Miceli e Paolo Sirleo, entrambi precedentemente in forza alla Dda dello Stretto. Agli inquirenti ha riferito sui traffici di droga all'interno del porto di Gioia Tauro e soprattutto ha fatto nomi e cognomi dei presunti appartenenti all'organizzazione criminale. Tutta l'indagine infatti, gira intorno alla figura dei Brandimarte e nello specifico le redini dell'organizzazione sarebbero state tenute da Giuseppe Brandimarte quello che la Guardia di Finanza considerava il vero e proprio "inventore" delle "squadre", ossia quei gruppi di presunti dipendenti infedeli che nello scalo di Gioia Tauro, come negli altri porti del mondo, si occupano di imbottire i container di cocaina che altri colleghi, altrettanto presunti infedeli, si occupano di svuotare quando la nave madre arriva a destinazione. Pene severissime quelle inflitte quindi dalla Corte d'Appello anche se per qualche posizioni ci sono stati "sconti di pena" come per Mario Ietto, difeso da Contestabile, che passa da 12 anni a 10 anni e 8 mesi di detenzione , così come per Francesco Siviglia, assistito dal legale Domenico Putrino, che passa da una condanna a 12 anni ad una di 8 anni, 9 mesi e 10 giorni. Nei suoi confronti, così come per Gentile, i giudici hanno revocato la confisca dei beni precedentemente disposta. In questo grado di giudizio quindi il collaboratore di giustizia Antonio Femia è risultato essere "credibile"«Ho conosciuto Alfonso e Giuseppe Brandimarte nel 2008-2009, ha messo a verbale "Titta", presentatimi da mio cugino Giuseppe Pronestì che lavorava al porto. Siccome Nicodemo Fuda ( coinvolto nell'operazione "Santa Fe" ndr) aveva avuto dei problemi con chi in precedenza si occupava dello scarico per lui, omissis, chiesi a mio cugini di presentarmi qualcuno al porto in grado di fare lo scarico e lui mi portò da Brandimarte. Il gruppo dei Brandimarte era composto da Alfonso Brandimarte, Giuseppe, Davide Gentile, Francesco Siviglia e Vincenzo Trimarchi che si occupava di cambiare i turni e portare la roba fuori dal porto. Fu Alfonso Brandimarte a dirmi che nel caso dell'arresto in flagranza di Vincenzo Trimarchi la droga era destinata ad Giuseppe Alvaro che molte volte si serviva dei Brandimarte per gli scarichi della droga. Anche Giuseppe Alvaro mi ha confermato questa circostanza. Anche Giuseppe Alvaro mi ha confermato questa circostanza», così dirà Femia agli inquirenti.
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Ecco nel dettaglio la sentenza emessa dalla Corte d'Appello reggina:
Alfonso Brandimarte19 anni, 2 mesi di reclusione e 60.000,00 euro di multa
Giuseppe Brandimarte 18 anni, 10 mesi e 57.333,00 euro di multa
Antonio Calabrò 10 anni e 4 mesi di reclusione
Vinicio Cambrea 10 anni, 1 mese, 10 giorni e 30.400,00 euro di multa
Antonio Campanella 10 anni di reclusione
Vincenzo Caratozzolo 5 anni, 8 mesi e 18.000,00 euro di multa
Vincenzo Crisafi 10 anni e 4 mesi di reclusione
Antonio Femia 6 anni, 6 mesi, 20 giorni e 22.000,00 euro di multa
Rocco Gagliostro 6 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione
Giuseppe Galluccio 5 anni, 8 mesi e 18.000,00 euro di multa
Davide Gentile assolto (10 anni di reclusione in primo grado)
Mario Ietto 10 anni, 8 mesi e 30.000,00 euro di multa
Francesco Nirta 4 anni e 20.000,00 euro di multa
Francesco Siviglia 8 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione
Gianpietro Sgambetterra conferma sentenza di primo grado ( 8 anni e 30.000,00 euro di multa)
Antonio Giovanni Staiti 5 anni, 8 mesi e 18.000,00 euro di multa
Vincenzo Trimarchi 1 anno di reclusione (in continuazione con un'altra sentenza precedente)