"Nel territorio di Reggio Calabria passano sette fiumare che fino agli anni '50 arrivavano ad una larghezza di anche 250 metri. Con il passare del tempo, con l'urbanizzazione della citta' e con il boom edilizio tra gli anni '60 e '70 le fiumare sono state sempre piu' ristrette, con sezioni addirittura di 20 metri di larghezza". Lo ha dichiarato all'agenzia Dire il geologo Carlo Tansi (dirigente della Protezione civile della Regione Calabria, ndr) ieri ad un convegno scientifico sulla difesa e valorizzazione delle fiumare di Reggio Calabria. "Ad esempio quella che passa sotto la pista dell'aeroporto Tito Minniti - ha aggiunto Tansi - e' larga 13 metri, prima era di 180 metri. Se la fiumara nel corso dei millenni ha costruito un alveo di 180 metri ci sara' stato un motivo, se noi la riduciamo a meno di venti metri poi l'acqua va dove non dovrebbe andare, invadendo il tessuto urbano, ad esempio, e provocando dei danni". "Nei prossimi mesi giorni istalleremo nelle fiumare di Reggio Calabria, dei sensori che daranno, in tempo reale, la quota e l'altezza dell'acqua rispetto all'altezza degli argini. Quando l'acqua arrivera' verso gli argini - ha concluso il geologo - saremo in grado di segnalare l'allerta meteo e quindi sgomberare le case nelle zone di possibile esondazione". Nel corso del convegno e' intervenuto anche il prof. Pasquale Versace, ritenuto un luminare del rischio idraulico, che ha messo in evidenza l'importanza della prevenzione anche per via dei sempre piu' frequenti fenomeni atmosferici improvvisi che colpiscono i centri urbani, come capitato di recente a Reggio Calabria con una pioggia intesa che non accadeva da circa quindici anni.
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"A distanza di due anni dall'alluvione della locride nel novembre del 2015, non sono ancora partiti gli interventi di sistemazione. Si sono fatti tutti quelli in emergenza di protezione civile, che pero' sono temporanei ma non risolutivi. Purtroppo i tempi della burocrazia sono troppo lunghi e nel frattempo la situazione continua ad evolversi e a peggiorare". Lo ha affermato all'agenzia Dire il geologo Carlo Tansi (dirigente della Protezione civile della Regione Calabria) intervenuto ieri a Reggio Calabria, ad un convegno scientifico sulla difesa e valorizzazione delle fiumare cittadine. "Durante l'emergenza e' stato ripristinato in tempi record sia il tratto ferroviario ionico che la strada statale - ha aggiunto Tansi - dopo quei momenti esemplari di gestione dell'emergenza, sono venuti a mancare i lavori preventivi. È un problema che riguarda tutta l'Italia, i tempi della burocrazia vanno snelliti, sempre pero' nel rispetto della normativa", ha concluso il geologo. Dal 31 ottobre al 2 novembre del 2015 precipitazioni intense interessarono il versante ionico della Calabria, colpendo in particolare la locride. I danni, causati dallo straripamento di piu' di una fiumara, furono molto rilevanti sia per il sistema viario: ferroviario e stradale che venne totalmente cancellato, sia alle strutture delle imprese agricole, commerciali e abitative