Quando Morabito incontrava i narcos a Milano con 2,9 mld di lire in valigia

milano piazza san babilaFu un'inchiesta milanese, coordinata all'epoca dal pm Laura Barbaini, ora alla Procura generale, a scoprire che Rocco Morabito, il super latitante di 'ndrangheta arrestato in Uruguay, consegnava valigette con miliardi e miliardi di lire ai narcos colombiani direttamente in piazza San Babila, nel centro di Milano. In un'occasione, in particolare, il 15 marzo del '94, gli investigatori fotografarono il boss in doppiopetto grigio, accompagnato dal cognato Domenico Mollica, mentre in uno di questi incontri teneva in mano una valigetta con dentro 2,9 miliardi di lire. Sulla base di questa inchiesta, che accertò come Rocco Morabito, che non aveva ancora 30 anni, passasse dagli incontri in San Babila e nella zona della Galleria Vittorio Emanuele a quelli nelle banche a Lugano, il boss è stato condannato nel '97 dalla Corte d'Appello milanese per associazione mafiosa e traffico di droga a 28 anni di carcere, poi confermati dalla Cassazione nel 2000 (l'ordine di esecuzione per i 30 anni da scontare, invece, è della magistratura di Reggio Calabria, perché è arrivata una condanna successiva). Rocco Morabito sfuggì all'arresto nel giorno del suo compleanno, il 13 ottobre del '94, quando 21 persone, invece, vennero portate in carcere per un traffico di droga e armi nell'ambito dell'inchiesta 'Fortaleza'. La Cassazione, poi, ha riconosciuto a suo carico anche il reato di associazione mafiosa con una sentenza che, seguendo la tesi del pm Barbaini, per la prima volta certificò la capacità della 'ndrangheta di mimetizzarsi in un tessuto sociale ed economico come quello milanese. La capacità, scrissero gli Ermellini, della mafia calabrese, e in questo caso del gruppo Morabito-Mollica, di infiltrarsi "in un'area geografica diversa per cultura, mentalità e abitudini" con una "forma di controllo ambientale selettivo", funzionale alla "conduzione" delle loro attività illecite. La Cassazione parlò, in particolare, di "occulta e incontrollabile pervasività" della 'ndrangheta a Milano. Tra gli atti dell'inchiesta, infine, anche un appostamento degli investigatori che fotografarono Rocco Morabito al funerale del gestore di uno stand dell'Ortomercato milanese, altro zona di business del gruppo.

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