"Santa Fè": oltre 300 anni di carcere sui narcotrafficanti di Piana di Gioia Tauro e Locride

cocainadi Angela Panzera - Si chiude con oltre 300 anni di carcere il processo abbreviato contro i narcotrafficanti di Piana e Locride scaturito dall'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, denominata "Santa Fè". Ieri il gup distrettuale Nicolò Marino ha infatti, condannato 27 imputati mentre tre sono gli assolti. Si tratta di Nicola Alvaro, Domenico Romeo e Domenico Luppino, quest'ultimo difeso dal legale Guido Contestabile. Il gup quindi ha sposato in pieno l'impianto accusatorio sostenuto dai sostituti procuratori antimafia Simona Ferraiuolo e Francesco Tedesco. L'indagine, condotta finanzieri del comando provinciale reggino e dal gruppo investigazione criminalità organizzata di Catanzaro e coordinata anche dai pm reggini Luca Mili e Matteo Centini, nel giugno del 2014 finirono in carcere 34 persone accusate di essere dei presunti affiliati alla 'ndrangheta ritenuti responsabili di un traffico internazionale di droga dalla Colombia. Quattro furono le tonnellate di cocaina sequestrate durante le indagini dei finanzieri del Gico; la droga viaggiava dalla Colombia su barche a vela dirette in Spagna. Inoltre, in Brasile, Argentina, Repubblica Dominicana, Colombia, Spagna e Montenegro, secondo l'accusa, erano radicati o i principali esponenti dell'organizzazione calabrese indagata e soggetti ad essi collegati. In particolare, dalle indagini, sono emersi contatti tra gli Aquino-Coluccio di Marina di Gioiosa Ionica e le cosche Alvaro di Sinopoli e Pesce di Rosarno. Le condanne inflitte ieri dal gup Marino oscillano dai 20 anni di detenzione- disposti per Giuseppe Alvaro, Vincenzo Alvaro, Francesco Di Marte, Nicodemo Fuda, ai 4 anni comminati per il neo-collaboratore di giustizia Massimo Femia. Mentre l'altro "pentito" della Piana di Gioia Tauro, Giuseppe Tirintino, è stato punito con sei anni e mesi di carcere.

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L'operazione, scattata nel giugno 2015, è una delle inchieste più importanti di sempre in materia di narcotraffico, tanto che alle indagini della Guardia di Finanza ha partecipato pure la Dea americana e la Guardia Civil spagnola. "Santa Fè" è invece il nome del centro commerciale dove è stato arrestato il broker calabrese della cocaina Roberto Pannunzi, fra i principali narcotrafficanti su scala mondiale. Cinque le tonnellate di stupefacente sequestrate (per un valore di un miliardo di euro) nel corso dell'operazione che ha visto i porti di Gioia Tauro, Genova, Livorno e Vado Ligure quali snodi importanti per la cocaina importata dal Sud America. "Santa Fé" inoltre, prende le mosse dall'inchiesta "Buongustaio", sempre coordinata dalla Dda reggina e si inserisce in una più ampia indagine della Dea americana nell'ambito della quale era emerso che i fornitori di cocaina erano gli stessi delle famiglie mafiose calabresi, le uniche che godono della fiducia da parte dei narcos colombiani.

Qui di seguito la sentenza emessa dal gup Marinò

27 Condanne (2 assoluzioni) totale 29 imputati

Giuseppe Alvaro 20 anni

Vincenzo Alvaro 20 anni

Rocco Calabrò 10 anni

Antonio Campanella 12 anni

Antonino Carbone 10 anni

Giuseppe Carbone 14 anni

Beniamino De Santo 14 anni

Francesco Di Marte 20 anni

Vincenzo Di Marte 14 anni

Massimo Femia 4 anni

Fulvio Fortugno 14 anni

Nicodemo Fuda 20 anni

Placido Giacobbe 14 anni

Francesco Giofrè 14 anni

Rosario Grasso 18 anni

Alessandro Mazzullo 12 anni

Antonino Modafferi 10 anni

Bruno Oliverio 12 anni

Giuseppe Oliverio 12 anni 8 mesi

Giuseppe Papasergi 12 anni

Rosario Rao 14 anni

Angelo Romeo 16 anni

Domenico Sainato 16 anni

Vincenzo Sainato 12 anni

Giuseppe Talotta 16 anni

Giuseppe Tirintino 6 anni 4 mesi

Giorgio Violi 10 anni

Assoluzioni: Nicola Alvaro, Domenico Romeo, Domenico luppino