"Scacco matto", scarcerato Domenico Muzzupappa

reggiocortedappellodi Angela Panzera - Scarcerato Domenico Muzzupappa. Lo ha deciso la Corte d'Appello reggina, presieduta da Massimo Gullino con a latere Francesco Petrone e Cinzia Barillà. L'uomo, difeso dai legali Guido Contestabile e Luca Cianferoni, proprio due giorni fa si è visto annullare con rinvio dalla Corte di Cassazione la sentenza emessa il 23 febbraio scorso dai giudici di Piazza Castello che all'esito del processo lo condannarono a nove anni di carcere. Muzzupappa era stato coinvolto nell'operazione "Scacco Matto" che ha disarticolato la cosca Longo di Polistena.

Il processo nasce dall'operazione del 15 marzo 2011, che punterà l'attenzione sul business dei Longo e su come le somme provento di attività illecite venivano poi reinvestite nell'acquisto di società, aziende, beni immobili e altro, intestati, al fine di eludere la normativa antimafia a familiari o a soggetti terzi. L'operazione della squadra mobile reggina aveva coinvolto, in un primo momento, 35 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere di tipo ma oso. Il blitz della Polizia fu condotto anche nelle provincie di Salerno, Latina, Roma, Arezzo e Padova.

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Furono sequestraste, su ordine della Dda dello Stretto allora guidata dal Procuratore Giuseppe Pignatone e dall'aggiunto Mi- chele Prestipino (entrambi in forza alla Procura di Roma), circa trenta milioni di euro. Nel 2013, poi, furono eseguiti ulteriori sequestri per un valore di 5 milio ni di euro. La cosca Longo, operante a Polistena e zone limitrofe, sarebbe dedita ad attività estorsive, infiltrandosi anche negli appalti pubblici.

La Suprema Corte se da un lato ha confermato le pene inflitte agli otto imputati alla sbatta ha invece rimesso tutto in discussione per Domenico Muzzupappa, che adesso dovrà affrontare un nuovo processo di secondo grado dinnanzi ad un'al- tra sezione della Corte d'Appello reggina è il processo lo affronterà da uomo libero poiché per i giudici di secondo grado sono decorsi i termini di custodia cautelare in carcere. Condanne definitive invece per i coimputati.

La Cassazione ha quindi condannato in via definitiva le condanne per Domenico Aquino (9 anni e 1 mese), Maria Rosa Grimaldi (7 anni), Giovanni Gullace (11 anni), Giovanni Longo (11 anni), (Giuseppe Longo) 11 anni, Luigi Longo (14 anni), Domenico Squillace (12 anni), Vincenzo Varamo (9 anni).