I Carabinieri di Palmi hanno arrestato Giuseppe Papalia classe 1985, residente ad Anzio (RM), celibe, incensurato, in esecuzione dell'ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Palmi dott. Fulvio Accurso, poiché ritenuto responsabile (in concorso con Napoli Luigi (deceduto), Napoli Giuliano e Festa Antonino (detenuti per medesima causa) in qualità di basista ed agevolatore della fuga) dei reati di rapina ed omicidio aggravati. L'arresto si riferisce alla tragica rapina compiuta in data 07.04.2012, vigilia di Pasqua, presso il supermercato "CRAI TROVATUTTO" di proprietà di Giusepp Antonio Strano e sito Delianuova; in quell'occasione, due persone travisate, di cui una armata di pistola (Luigi Napoli), facevano irruzione nell'esercizio commerciale al fine di farsi consegnare, sotto minaccia dell'arma da fuoco, l'incasso del supermercato; mentre un rapinatore (Antonino Festa) cercava d'impossessarsi del danaro, il proprietario opponeva viva resistenza ai malviventi ingaggiando con gli stessi, ed in particolare con quello armato, una colluttazione, nel corso della quale venivano esplosi diversi colpi all'indirizzo del commerciante che veniva colpito e ucciso. Nel frattempo sarebbe nell'esercizio commerciale il fratello della vittima, Michele Strano, che, nelle concitate fasi immediatamente successive al ferimento di Giuseppe Antonio esplodeva alcuni colpi di pistola all'indirizzo del rapinatore armato (Luigi Napoli); i due rapinatori quindi, con l'ausilio di un terzo complice (Giuliano Napoli) che attendeva all'esterno del supermercato a bordo di un'autovettura, poi risultata rubata, si davano alla fuga; poco dopo, sul selciato di una stradina isolata del comune di Delianuova, veniva rinvenuto il cadavere di Luigi Napoli, evidentemente abbandonato dagli altri rapinatori in fuga.
A seguito del gravissimo fatto di sangue, le immediate, vaste ed incessanti attività d'indagine compiute, consentivano d'individuare quali autori dello stesso, oltre al defunto Luigi Napoli, Giuliano Napoli e Antonino Festa; quest'ultimo veniva rintracciato nella tarda mattinata del giorno 08.04.2012 nelle campagne della frazione di Castellace di Oppido Mamertina (RC) e sottoposto a fermo d'indiziato di delitto; lo stesso, sottoposto ad interrogatorio dall'A.G., ammetteva pienamente le proprie responsabilità. Successivamente, in data 09.04.2012, veniva sottoposto a fermo di delitto anche Giuliano Napoli che nel frattempo si era spontaneamente presentato presso la Casa Circondariale di Palmi (anch'egli, in sede di interrogatorio ammetteva le proprie responsabilità).
A seguito dei due fermi, l'attività d'indagine è comunque proseguita al fine di fare chiarezza su alcuni aspetti che sin da subito facevano desumere che all'efferata rapina aveva preso parte almeno un'altra persona, un "conoscitore" d'area o un cosiddetto "basista"; tale ipotesi investigativa veniva prontamente confermata dalle risultanze delle varie attività d'indagine intraprese, sia quelle tecniche d'intercettazione, sia quelle di riscontro sul territorio, di sopralluogo ed informative. All'esito dell'attività d'indagine, si raccoglievano gravi indizi di colpevolezza a carico di Giuseppe Papalia che con ogni evidenza aveva coadiuvato e coordinato nell'attività illecita gli esecutori materiali, fungendo appunto sia da basista ma anche da vero e proprio "regista" della stessa; inoltre i militari avrebbero accertato come Papalia abbia svolto un ruolo determinante sull'individuazione del luogo d'abbandono dell'auto utilizzata per la rapina (rinvenuta in una stradina di montagna, isolata ed evidentemente nota solo ad un ottimo conoscitore della zona) e per le successive via di fuga utilizzate (anch'esse isolate e di difficile conoscenza ed accesso).