Reggio, la Uil: “No alla chiusura dell’aeroporto dello Stretto”

In data odierna, presso la Prefettura di Reggio Calabria, si è tenuto l'incontro programmato tra le Organizzazioni sindacali  e le cariche istituzionali invitate a partecipare all'incontro.

Il confronto, era stato richiesto nei giorni scorsi da parte delle OO.SS calabresi, preoccupatesi della situazione attuale legata alle vicissitudini della società di gestione dell'Aeroporto dello Stretto che, nei prossimi giorni, potrebbe essere dichiarata fallita dal giudice del tribunale competente.

Costituito il tavolo del confronto, presieduto dalla D.ssa Di Stani (Viceprefetto Vicario Prefettura di Reggio Calabria), alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto Michele di Bari, dell'onorevole Sebi Romeo, del Dott. Giuseppe Raffa, del sindaco Avv. Giuseppe Falcomatà, del liquidatore della Sogas Dott. Bernardo Femia, del Dott. Carlo Marfisi della Direzione aeroportuale Calabria, nonché dei rappresentanti sindacali di FILT-CIGL, FIT-CISL e UILT Calabria, si è dato inizio ai lavori.

I rappresentanti sindacali, hanno espresso ampiamente le loro preoccupazioni, in merito alla possibile ed imminente chiusura della infrastruttura reggina, attualmente operativa, in attesa della sentenza che dovrebbe essere emessa nelle prossime ore dal giudice competente.

In particolare, la UILT Calabria, ha voluto mettere in evidenza due aspetti molto importanti, secondo i quali, si dovrà, con tutti i mezzi possibili, sfatare la chiusura dello scalo aeroportuale, a garanzia degli oltre 100 dipendenti, nonché dei cittadini dell'area metropolitana.

Tra essi, due problemi di ordine diverso: quello delle inevitabili ricadute sugli attuali livelli occupazionali; seguito da quello, non meno importante, dell'accessibilità dell'area dello stretto, derivante dalle carenti infrastrutture esistenti sul territorio, e dalla scarsa frequenza dei servizi a lunga percorrenza, offerti dai vettori esistenti.

Nel merito delle proposte, si è chiesto che gli Enti soci possano formalizzare tempestivamente gli impegni economici prefissati, affinché, con tali crediti, si possa chiedere, in sede di giudizio, la possibilità di mantenere l'esercizio provvisorio dell'aeroporto di Reggio Calabria, sino al subentro di una nuova Società di Gestione dello Scalo; conseguente all'espletamento della gara ad evidenza pubblica, bandita dall'Enac per l'affidamento della concessione trentennale degli scali di Reggio Calabria e Crotone.

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La UILT Calabria ha, inoltre, ribadito la necessità di ricorrere all'utilizzo straordinario degli ammortizzatori sociali, come valida soluzione da adottare a tutela di tutti i dipendenti, garantendo altresì la necessaria razionalizzazione dei costi per la sopravvivenza della società imputata nel periodo di transizione prefissato.

L'incontro, si è concluso con l'evidenza degli intenti manifestati da parte delle cariche istituzionali rappresentanti gli Enti soci, che hanno mostrato la volontà di mantenere gli impegni economici prefissati, necessari per la continuità delle attività dello scalo reggino.

A tal proposito, D.ssa Di Stani ha mantenuto aperto il tavolo di confronto, per successivi incontri finalizzati alla definitiva risoluzione della problematica proposta.

La UILT Calabria accoglie positivamente gli esiti del confronto, atti a salvaguardare lavoratori e cittadini, ritenendo che, le attività dell'infrastruttura aeroportuale dello stretto, debbano essere opportunamente riorganizzate e potenziate, al fine di poter divenire, nel futuro, un importante polo strategico, che possa essere in grado di offrire un valido servizio connesso all'area metropolitana, rimasta eccessivamente isolata dal resto del Paese.

Con un programma lungimirante, mediante l'auspicato coinvolgimento di tutte le cariche istituzionali necessarie, si potrà individuare simbioticamente, un piano che possa far divenire l'aeroporto di Reggio Calabria un punto di riferimento necessario, non solo per garantire il diritto alla mobilità, bensì, per il collegamento dell'area messinese (isole Eolie comprese); favorendo, altresì, lo sviluppo del turismo e dell'economia del territorio.