Si è tenuta oggi l'assemblea dei lavoratori del Centro di Riabilitazione Villa Betania di Gallico, indetta dalle OO.SS. CGIL-FP CISL-FP e UIL-FPL, alla quale hanno aderito in maniera plebiscitaria tutti gli operatori della struttura.
Dalla riunione è emerso il grande senso di disagio sofferto ormai da anni dai lavoratori, a causa del forte ritardo registrato nei pagamenti degli stipendi, il cui livello retributivo è stato già ridotto da diversi mesi al 70%, mentre non risultano ancora liquidate le spettanze riferite ad altre quattro mensilità. Sono in arretrato, altresì, i pagamenti di ulteriori istituti contrattuali.
Si evidenzia che, agli inizi dell'anno in corso, il Consiglio di Amministrazione di Villa Betania ha concordato con le OO.SS. un piano di rientro economico, che ad oggi non risulta essere stato rispettato, ne sono state formulate nuove proposte o soluzioni programmatiche dalla parte datoriale.
L'Assemblea ha registrato alcuni momenti di forte tensione ed un dibattito caratterizzato da un chiara volontà di non accettare offerte atte a soddisfare solo parzialmente ed in misura irrisoria le legittime aspettative dei dipendenti ad avere riconosciuto il diritto ad una retribuzione commisurata alla quantità ed alla qualità del lavoro prestato.
Anche in ragione della particolare delicatezza dei servizi erogati da Villa Betania, che cura i servizi sociopsicopedagoci, rivolgendosi ad un'utenza che abbisogna di una costante cura ed attenzione, con prestazioni di elevato livello professionale.
Il senso di responsabilità e lo spirito di abnegazione degli operatori ha finora evitato l'interruzione di un servizio fondamentale per un'utenza diversamente abile e per le relative famiglie, indicativo degli standard qualitativi di una società civile.
Pur tuttavia, il perdurare dei sacrifici e delle penalizzazioni economiche subiti nel tempo dai lavoratori ha indotto l'assemblea a conferire mandato alle OO. SS. di proclamare lo stato di agitazione, che proseguirà ad oltranza con ogni azione di mobilitazione che si riterrà idonea, nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione non adotterà entro breve termine ogni utile e definitiva soluzione al problema.