Faida di Oppido Mamertina: tutti assolti dalle accuse di omicidio

pepesimonedi Angela Panzera - La faida di Oppido Mamertina non è imputabile agli indagati dell'operazione "Erinni". Dopo un giorno di camera di consiglio la Corte d'Assise di Palmi, Silvia Capone Presidente, ha assolto tutti gli imputati dall'accusa di omicidio. Una batosta per la Dda che aveva chiesto cinque ergastoli. Niente da fare. Reggono "solo", a vario titolo, le accuse di associazione mafiosa, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione illegale di armi, procurata inosservanza di pena, e droga. Gli omicidi di Francesco Raccosta, Carmine Putrino, Vincenzo Ferraro e Vincenzo Raccosta per il pm Giulia Pantano andavano puniti con il carcere a vita. Niente da fare, assolti dall'accusa di omicidio Giuseppe Ferrara,difeso dall'avvocato Francesco Siclari, Rocco Mazzagatti, Simone Pepe,difeso dai legali Guido Contestabile e Giovanni Piccolo, Pasquale Rustico e Domenico Scarfone (quest'ultimo difeso difeso da Fabio D'Acunto, Nico D'Ascola e Marco Panella). Per il duplice omicidio e il sequestro di persona di Francesco Raccosta e Carmine Putrino erano accusati Rocco Mazzagatti, Domenico Scarfone, Pasquale Rustico, Giuseppe Ferraro e Simone Pepe. Quest'ultimo era ritenuto dalla Dda responsabile anche degli altri due delitti. Tutti assolti.

--banner--

Per il pm Pantano il duplice omicidio di Francesco Raccosta e Carmine Putrino era da ricollegare collegare alla faida tra la cosca Mazzagatti e quella rivale dei Ferraro-Raccosta, cui appartenevano le vittime. I due, che erano cognati, furono fatti sparire il tredici marzo del 2012 ad Oppido Mamertina e, secondo quanto è emerso dalle indagini, furono uccisi lo stesso giorno. Raccosta sarebbe stato massacrato a sprangate e poi dato in pasto ai maiali mentre era ancora vivo. Un delitto presumibilmente pianificato in ogni minimo dettaglio che gli inquirenti ascoltano direttamente dalle parole da uno dei suoi due esecutori materiali, il ventiquattrenne Simone Pepe (nella foto), che intercettato si vanterebbe dell'orribile morte riservata a Raccosta. Alla luce di quanto disposto dai giudici di Palmi, le parole di Pepe non sono credibili. O quantomeno non sono sufficienti a dimostrare il suo coinvolgimento nella faida. Occorrerà leggere le motivazioni per comprendere le decisioni che hanno portato la Corte d'Assise di Palmi a spazzare via l'impianto accusatorio. Ritornando alle accuse il tredici marzo del 2012 fu ucciso ad Oppido Mamertina, Vincenzo Ferraro, di 42 anni, già sorvegliato speciale; il dieci maggio invece, venne assassinato Vincenzo Raccosta, padre di Francesco e suocero di Carmine Putrino. Per la Direzione Distrettuale Antimafia i quattro delitti registrano la partecipazione attiva di Simone Pepe. Il giovane si sarebbe macchiato di questi orribili crimini per vendicarsi dell'assassinio del patrigno, Domenico Bonarrigo, di 45 anni, alias "mimmazzo", avvenuto sempre ad Oppido Mamertina il tre marzo del 2012. Per il gip, che ha emesso a suo carico l'ordine di carcerazione, il ventiquattrenne sarebbe un vero e proprio "angelo della morte", autore dei quattro delitti che hanno insanguinato Oppido Mamertina. Pepe invece, all'esito del primo grado, è stato assolto da queste terribili accuse rimediando una durissima condanna per associazione mafiosa e altri reati.

La Corte ha escluso la contestazione omicidiaria nei confronti di tutti gli imputati e condannato solo per la fattispecie associativa. Il collegio difensivo per gli imputati Leone Rustico e Pasquale Rustico era composto dagli avvocati Armando Veneto, Salvatore Pignataro e Gianfranco Giunta.

Ecco nel dettaglio le condanne stabilite dalla Corte d'Assise di Palmi:

Rocco Mazzagatti: 20 anni e 4 mesi di carcere (assolto accusa di omicidio)

Simone Pepe: 15 anni di carcere (assolto accusa di omicidio)

Leone Rustico: 10 anni di carcere

Pasquale Rustico: 13 anni e 4 mesi di carcere (assolto accusa di omicidio)

Domenico Polimeni: 16 anni di carcere

Domenico Scarfone: 10 anni di carcere ( assolto accusa di omicidio)

Alessandro Rocco Ruffa: assolto

Silvana Attenni: assolta

Valerio Pepe: assolto

Giuseppe Ferraro: assolto (assolto accusa di omicidio)