Operazione "Califfo 2": Fortugno incastrato dalle dichiarazioni di Giuseppina Pesce

pescegiuseppinadi Claudio Cordova - Era stato arrestato nell'operazione "All inside", ma il Tribunale della Libertà lo aveva fatto uscire di galera. Era stato colpito dal provvedimento di fermo nell'ambito dell'operazione "Califfo", si era reso latitante e poi consegnato. Il Gip, in quel caso, aveva convalidato il fermo ma non emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. E così Domenico Fortugno, classe 1981, era nuovamente tornato libero. Sicuramente fortunato l'uomo, arrestato stamattina con l'accusa di intestazione fittizia di beni per conto del clan Pesce di Rosarno. Oggi, però, sono arrivate le dichiarazioni della collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce, a incastrare nuovamente l'uomo.

Già il 12 ottobre 2011, interrogata dal sostituto procuratore della Dda, Alessandra Cerreti, Giuseppina Pesce dà un quadro piuttosto preciso dell'uomo:

Pesce Giuseppina:     "Allora, di lui, prima che si sposasse era un amico, insomma, più... più attivo, insomma, di mio fratello"
Pubblico Ministero:    "Quindi era un amico di suo fratello"
Pesce Giuseppina:    "Sì, sì, sì"
Pubblico Ministero:     "Prima che si sposasse lui o suo fratello"
Pesce Giuseppina:     "Prima che si sposasse lui, sì, poi si è sposato eh... e tipo, Andrea si è avvicinato più a mio fratello e lui, insomma, è diventato più... lui si è sposato con una cugina di Ciccio, una cugina di Ciccio testuni"
Pubblico Ministero:     "Sì"
Pesce Giuseppina:     "Eh... vabbè, la frase che sentivo dire spesso che lui era... era sistemato, che suo cugino l' ha sistemato"
Pubblico Ministero:     "Suo cugino chi?"
Pesce Giuseppina:     "Ciccio Testuni"
Pubblico Ministero:    "L' ha sistemato in quale ambito?"
Pesce Giuseppina:     "Nell'ambito, lui aveva i camion pure che lavoravano, tipo queste cose qua, questo lo ricordo perché una volta lui ha mandato dei soldi a mio fratello..."
Pubblico Ministero:     "Sì"
Pesce Giuseppina:     "Ha mandato 300 euro..."
Pubblico Ministero:     "Uh, quando suo fratello era in carcere?"
Pesce Giuseppina:     "Sì, sì"
Pubblico Ministero:     "E glieli ha mandati direttamente o tramite voi?"
Pesce Giuseppina:     "Tramite... sì, tramite... no, non mi ricordo il passaggio, adesso, mi ricordo che sono arrivati a me quei soldi..."
Pubblico Ministero:     "Sì"
Pesce Giuseppina:     "...è stato il periodo che io porta... andavo da mio fratello a Palermo..."
Pubblico Ministero:     "Sì"
Pesce Giuseppina:     "...e mi ricordo che io glielo dissi a mio fratello, insomma: "Ti hanno mandato dei soldi", così e così e la frase di mio fratello che mi aveva... disse: "Tanto –dice- mica li ha sudati", ha detto così"
Pubblico Ministero:     "Suo fratello"
Pesce Giuseppina:     "Sì"
Pubblico Ministero:     "Ma quindi, lei dice: "Aveva dei camion", ma lei sa in particolare dove l'avrebbe sistemato Ciccio Testuni a Fortugno?"
Pesce Giuseppina:     "Io non so, lui ha un legame, non so, adesso col ferro, io sentivo parlare di qualcosa sul ferro"
Pubblico Ministero:     "Quindi che si occupasse di qualcosa attinente al ferro"
Pesce Giuseppina:     "Sì, sì, sì, ma non..."
Pubblico Ministero:     "Non sa dove..."
Pesce Giuseppina:     "No"
Pubblico Ministero:     "...in che ambito, in quale ditta..."
Pesce Giuseppina:     "No, no"
Pubblico Ministero:     "...niente, però, ecco, il dato di fatto è che lui ha mandato in carcere i soldi a suo fratello..."
Pesce Giuseppina:     "Sì, lui..."
Pubblico Ministero:     "...e suo fratello ha risposto: "Non li ha sudati""
Pesce Giuseppina:     "Sì, "Tanto –dice- non è che li ha sudati", io gli ho detto: "Poverino, ti ha mandato 300 euro", io all'epoca gli ho comprato gli occhiali con quei soldi, ho detto: "Poverino..." dice: "E poverino, mica li ha sudati, tuo cugino –dice- l' ha sistemato", è stata questa la frase che mi..."
Pubblico Ministero:     "Quindi, comunque era sotto l'ala protettrice di Ciccio quest'uomo"
Pesce Giuseppina:     "Sì"

Dichiarazioni su cui i magistrati sembrano puntare molto. Ed è peraltro lo stesso Gip Francesco Petrone, che firma l'ordinanza "Califfo 2" a definire "respirata" la 'ndrangheta vissuta, quotidianamente dalla collaboratrice prima dell'inizio del suo travagliato percorso di collaborazione con gli inquirenti. Oltre all'interrogatorio dell'ottobre 2011, la collaboratrice verrà nuovamente sentita dal pm Cerreti il 7 marzo 2012, ribadendo il contenuto delle precedenti audizioni e specificando che a partire dal 2004, Fortugno avrebbe condiviso con Francesco Pesce (classe 1984) una serie di attività criminose, dalle rapine al traffico di sostanze stupefacenti e che, intervenuto il matrimonio, Francesco Pesce (classe 1978, detto "Ciccio Testuni")  lo "aveva sistemato" garantendogli redditi apparentemente leciti.

Fortugno sarebbe stato il prestanome dei Pesce per quanto riguarda la società di trasporti "Medma Trans". E anche sul tema la collaboratrice ha spiegato che uno degli intendimenti del cugino cugino Ciccio Testuni sarebbe stato affidare la gestione di attività (come nel caso di specie, dei trasporti su strada) a persone "pulite", cioè non coinvolte in procedimenti penali e di sua fiducia. In quest'ottica, a detta della collaboratrice, si inquadrerebbe la modifica del ruolo svolto da Fortugno all'interno della cosca mafiosa: da rapinatore e spacciatore al fianco del "poco affidabile" Francesco Pesce (classe 1984) a gestore dei trasporti merci all'esito del matrimonio con la cugina del giovane boss.