Nuova condanna per Gioacchino Campolo. Il "re dei videopoker" di Reggio Calabria è stato condannato dal Tribunale di Reggio Calabria a nove anni di reclusione per associazione per delinquere, frode fiscale e intestazione fittizia di beni. Il Tribunale ha così accolto l'impianto accusatorio portato avanti dal pm Rosario Ferracane.
Campolo era stato già condannato in via definitiva per alcuni casi di estorsione, anche aggravati dalle modalità mafiose. Campolo, titolare della ditta A.R.E., monopolista nel settore del noleggio dei videopoker, avrebbe costretto i propri dipendenti, tramite la minaccia di licenziamento, a firmare buste paga con un importo economico superiore a quello effettivamente percepito.
Nelle singole estorsioni, Campolo avrebbe anche sfruttato le proprie amicizie nelle 'ndrine: sarebbe, per esempio, riuscito a inserire le proprie macchinette all'interno di alcune sale giochi del rione Modena-Ciccarello, sfruttando la conoscenza di alcuni esponenti della cosca Zindato, egemone nella zona. "Conosco il signor Gioacchino Campolo da quando ho 14 anni, gli ho sempre dato del voi, perché per lui nutro stima e rispetto" aveva riferito in aula Gaetano Andrea Zindato, classe 1984, rampollo dell'omonima cosca.
Grazie all'intervento del boss di San Giovannello, Mario Audino, sarebbe riuscito a posizionare i propri videopoker all'interno della sala giochi "Edonè", di proprietà di Vincenzo Morabito, proprietario anche dello storico locale "Ritrovo Morabito", ubicato, fino a qualche anno fa, nei pressi degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. In una conversazione intercettata, Campolo parla di un progetto omicida nei suoi confronti: "Per me, avevano procurato pure la macchina, una Uno, una Fiat Punto, una Uno, e mi voleva ammazzare Mario Audino che veniva qua e mi baciava". Sarebbe stato addirittura Giovanni Tegano a volere la testa di Campolo per facilitare gli affari di un parente, Giuseppe Lavilla, nel settore dei videogiochi. Campolo venne salvato, a suo dire, dall'intervento del boss Orazio De Stefano.
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Ora per il "re dei videopoker" arriva l'ennesima condanna, unitamente ad altri soggetti. Di seguito l'elenco della sentenza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria:
Gioacchino Campolo 9 anni per associazione per delinquere, frode fiscale e intestazione fittizia, Renata Gatto 7 anni e 6 mesi per riciclaggio e intestazione fittizia, Salvatore Gatto 6 anni, Italo Carnevale 6 anni, Massimo Carnevale 5 anni e 6 mesi. Assolti i figli di Campolo: Ivana, Adriana e Demetrio. 2 anni e 6 mesi ciascuno per Francesco Di Renzo, Cristofaro Assumma, Massimo Giovanni Bertolino e Antonio Morabito.