Stretto di Messina, terminato lo sciopero dei lavoratori marittimi della Caronte&Tourist S.p.A.

Caronte TouristSi è appena conclusa la protesta dei lavoratori della Caronte&Tourist S.p.A.. Giunti al quarto sciopero in poco più di un mese, i marittimi hanno incrociato le braccia, dalle 12 di ieri, per protestare contro la riduzione del 25% del costo del lavoro e i 69 licenziamenti annunciati dalla società. Ventiquattr'ore di forti disagi per i numerosi pendolari dello Stretto. In alcuni frangenti, infatti, non è stato effettuato neanche il preannunciato servizio minimo. 
Mariano Massaro, segretario regionale dell'Orsa, sindacato promotore dello stop di 24 ore, si scaglia contro la compagnia marittima: "La società ha convocato un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali fissato per il prossimo 26 ottobre ma, come già accaduto la scorsa volta, l'Orsa non è stata convocata nonostante conti un alto numero di iscritti tra i marittimi e probabilmente riveste un peso maggiore rispetto ad altri".                                                          

La giornata di sciopero ha fatto riscontrare un'altissima partecipazione e la soddisfazione per la buona riuscita della protesta è tutta nelle parole di Antonino Morabito, portavoce dei lavoratori scioperanti: "Ringraziamo tutti i singoli e le associazioni che ieri si sono uniti alla protesta. Una nostra sconfitta aprirebbe la stagione del ricatto autorizzato su tutta l'area dello Stretto, per mantenere i livelli occupazionali tutti i marittimi sarebbero costretti ad accettare la decurtazione progressiva dei salari e la caduta delle tutele e dei livelli di sicurezza, è un precedente che non deve passare, più che una vertenza per la tutela dei diritti la nostra è una lotta per la civiltà".