Oltre 300 anni di carcere sulle cosche Pesce-Pantano e Bellocco-Cimato. Il Gup di Reggio Calabria, Filippo Aragona, ha emesso una durissima sentenza nei confronti delle cosche di San Ferdinando, coinvolte nel procedimento “Eclissi”. Avvalorato in pieno l’impianto accusatorio del pm antimafia, Giulia Pantano. Le accuse contestate dalla Dda erano a vario titolo quelle di estorsione, danneggiamenti, possesso e uso di armi da guerra, traffico di stupefacenti, condizionamento delle Istituzioni, infiltrazioni di chiara matrice ‘ndranghetista nell’amministrazione comunale di San Ferdinando finalizzate al controllo di autorizzazioni e appalti. Condanne durissime, nonostante il processo si celebrasse con rito abbreviato (che prevede la riduzione di un terzo della pena) a cominciare dal presunto capocrimine di San Ferdinando, Gregorio Malvaso, a sua volta legato alle 'ndrine Bellocco-Cimato, punito con 20 anni di reclusione, al pari di Giuseppe Gioffrè, Antonio Cimato, Giuseppe Pantano e Giuseppe Albano. L’operazione “Eclissi” condotta dai Carabinieri reggini, è stata compiuta in due trance: la prima nell’ottobre dello scorso anno e la seconda a luglio. Tra i fermati nella prima operazione ci furono anche il Sindaco di San Ferdinando, Domenico Madafferi, il Vicesindaco Santo Celi e il consigliere comunale Giovanni Pantano, iscritto al Movimento 5 stelle, anche se non eletto con una lista certificata, poi dimessosi dal Consiglio Comunale quando sul comune di San Ferdinando imperversava la “tempesta” relativa al trasbordo delle armi chimiche dal porto di Gioia Tauro. Tutti questi imputati però hanno scelto di essere giudicati in ordinario e per loro il processo è iniziato l’undici dicembre scorso dinnanzi al Tribunale di Palmi. L’operazione "Eclissi" prende avvio quindi dal mese di novembre 2013. A destare l’interesse degli investigatori un semplice danneggiamento di un’autovettura che in realtà, secondo le risultanze immediatamente riscontrate, lascia intuire uno scontro, pronto per sfociare in una vera e propria guerra di ‘ndrangheta, tra le ‘ndrine dei Bellocco-Cimato da un lato e dei Pesce-Pantano dall’altro. A seguito delle indagini, sempre più stringenti, nei confronti dei soggetti ritenuti appartenenti alle due famiglie di ‘ndrangheta, la Dda sarebbe riuscita a ricostruire il complesso sistema di interessi che i due gruppi criminali gestivano, giungendo perfino a controllare in maniera del tutto organica, i principali gangli dell’amministrazione comunale, assoggettando il Municipio attraverso propri rappresentanti diretti. Durante il giudizio abbreviato sono state depositate, e acquisite dal gup, le dichiarazioni di Annina Lo Bianco- ex compagna di Gregorio Malvaso. La donna collabora con la Dda e i suoi verbali fanno parte dell’inchiesta così come quelli del figlio, di 11 anni, che nonostante la giovane età è stato ritenuto fondamentale per il giudice acquisirne le dichiarazioni. Ecco nel dettaglio le condanne emesse dal Gup Aragona: Giuseppe Gioffrè 20 anni Antonio Cimato (1989) 20 anni Gregorio Malvaso con 20 anni di carcere Ferdinando Cimato (1980) 20 anni Giuseppe Pantano (1962) con 20 anni Giuseppe Albano 20 anni Giuseppe Schicchitano 16 anni Giacomo Pirrottina 14 anni Bruno Celi (1984) 14 anni Georgeva Viktoriya Trifonova con 14 anni Pasquale Albano 14 anni Ferdinando Naso 13 anni e 4 mesi Milena Nikolaeva Prodanova 12 anni e 8 mesi Pasquale Mazzeo con 12 anni e 8 mesi Silvio Albano 12 anni e 8 mesi Francesco Di Bella 12 anni e 4 mesi Johnny Pantano (1991) 12 anni Federico Morano 12 anni Nicola Caprino 12 anni Fabio Rappazzo 6 anni Francesco Albano 6 anni Daniele Marafioti 5 anni Andrea Aversa 5 anni