Condanna ridotta in appello per i tre medici accusati della morte di Angela Scibilia, la ragazza di 23 anni scomparsa per un caso di malasanità. Aspettava un bambino e a seguito di un malore era stata ricoverata nella clinica privata Villa Elisa a Cinquefrondi, paese della Piana di Gioia Tauro. I medici non si accorsero che il malessere che provava non era legato alla gravidanza ma al diabete e cinque giorni dopo morì all'ospedale di Polistena, dove era stata trasportata all'aggravarsi delle sue condizioni. La tragedia avvenne nel marzo 2008. La Corte d'appello ha ridotto a tre anni la condanna per il medico Segio Pedullà (tre anni e quattro mesi in primo grado) e a due anni e otto mesi per il primario della clinica Villa Elisa Tommaso Pinto (tre anni e quattro mesi in primo grado). Confermata la condanna a due anni per Antonino Furci.