Reggio, concessi gli arresti domiciliari a Vincenzo Morabito, presunto favoreggiatore clan Bellocco

Con sentenza del 4 ottobre 2012, il Gup presso il Tribunale di Reggio Calabria, Antonio Scortecci -, in fase di giudizio abbreviato, ha condannato in primo grado Vincenzo Morabito a tre anni di reclusione per il reato di cui all'art. 378, 1° e 2° comma c.p., escludendo la contestata aggravante di cui all'art. 7 L. 203/91, per aver favorito la latitanza di G. R. (inottemperante alla misura cautelare della custodia in carcere), considerato esponente di spicco della cosca Bellocco di Rosarno.
Successivamente all'emissione della sentenza, venne proposta un'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare in carcere, nell'interesse di Morabito (detenuto presso la Casa Circondariale di Palmi dal 28.04.2011, data dell'arresto), dagli avvocati Himmanuel Emilio Rinciari e Giulia Dieni, entrambi del Foro di Reggio Calabria.
Il Gup Scortecci - in accoglimento dell'istanza di sostituzione della misura intramuraria con quella più gradata degli arresti domiciliari, con provvedimento del 18.10.2012, ha disposto la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari.