di Paolo Ficara - Dolce capolinea. L'avventura di Lillo Foti al timone della Reggina sta per concludersi, il diretto interessato non ne fa assolutamente mistero. L'impresa del 'San Filippo' gli consente di uscire da vincente. Alla squadra ed allo staff tecnico va il merito di aver riconquistato il popolo di fede amaranto, cancellando in una settimana l'agonia impressa nella mente di ognuno di noi fino a pochi giorni fa. Quell'agonia che non va assolutamente ripetuta.
Foti ne ha piena coscienza, ed in una maniera o nell'altra mollerà il comando della Reggina. L'intenzione è di concludere la cessione alla famiglia di Nick Scali del 51% delle quote. Tale operazione frutterebbe 2 milioni e mezzo di euro, recuperabili dall'imprenditore australiano con la cessione di tre o quattro calciatori in organico. Se la trattativa non conoscerà la propria fase decisiva da qui ai prossimi dieci giorni, potrebbero aprirsi soluzioni alternative.
Il contatto con un imprenditore già attivo nel calcio italiano esiste già. In queste ore stiamo approfondendo le verifiche circa l'identità di colui che, al momento, è classificabile come un "Mister X", ma tanti indizi portano a Giampaolo Pozzo.
Il presidente dell'Udinese è proprietario anche del Granada (Spagna, appena salvatosi in massima serie) e del Watford (fresco di promozione in Premier League inglese, con l'ex amaranto Gabriele Angella tra i protagonisti). In Lega Pro, nell'ultima stagione, ha già avuto una sorta di "nipote": non è un mistero il filo diretto col Novara, promosso in B col mister Mimmo Toscano. A Foti lo accomunano un paio di aspetti: l'ingresso nel mondo del calcio nel 1986, e la voglia matta di costruire un nuovo stadio. Fattispecie che sta per mettere in atto ad Udine.
Qualora il discorso con Nick Scali non proseguisse su quella base economica (2,5 mln), il presidente Foti potrebbe invitare la famiglia Pozzo a salvare la Reggina, tenendo a mente che già un anno fa, di questi tempi, "qualcosina" è arrivato da Udine: 1.200.000 euro per Pawel Bochniewicz (non è chiaro se in due o tre rate), e circa 700.000 euro per Mauro Coppolaro.
Foti sa benissimo che, da qui a luglio, qualcuno dovrà assumersi l'onere di iscrivere la Reggina al campionato. Al posto suo. Aver creato una pista alternativa a Nick Scali, può essere indice di insicurezza sul buon esito della trattativa con l'82enne nativo di San Martino di Taurianova. Ribadiamo, i nuovi contatti dovrebbero essere con un imprenditore già attivo nel mondo del calcio e vicino allo stesso Foti: il nome di Pozzo è fortemente "sospetto", ma ci riserviamo ancora delle verifiche.
Altre alternative? Vince Foti, presidente del Marconi Club, si sarebbe speso volentieri per la Reggina ma al momento i contatti sono fermi, ed il re dei fuochi d'artificio sta valutando l'ingresso in un importante club della Serie A italiana. Mimmo Praticò, che di recente ha perso il ricorso per evitare il commissariamento del Coni Calabria, potrebbe valutare il subentro a Lillo Foti ma non da solo.