Reggina, Tolentino: "Attendetevi novità sul marchio. A breve le divise di Lapo Elkann"

tolentinodi Paolo Ficara - I lavori di restyling allo stadio "Granillo" meritano un approfondimento, da inserire tra le varie disquisizioni su formazioni, potenziale tecnico e tutte le altre tematiche settimanali. Lo storico impianto di gioco è il simbolo di un legame, tra la Reggina ed i suoi tifosi, che va oltre i singoli protagonisti. Marco Tolentino, da pochi mesi direttore commerciale amaranto, si sta occupando di svariati aspetti, tra cui già il prossimo ritiro estivo. È lui a seguire in prima persona tutte le operazioni in atto allo stadio. In curva Sud dovrebbero spiccare al più presto le lettere RC che contraddistinguono la città, anche se il diretto interessato, a tale domanda, si limita a sorridere. Il Dispaccio lo ha interpellato sia per illustrare ai tifosi le novità già tangibili in occasione di Reggina-Livorno, sia per qualche chicca sulla suggestiva prospettiva del centenario. Ne viene fuori una fucina di idee ed iniziative.

Da dove parte l'impulso per intervenire sulla struttura dello stadio?
L'Italia del pallone è penalizzata dalle gestioni delle ultime decadi. Non si è compresa l'importanza degli impianti, che sono quasi tutti di proprietà dei comuni. In alcuni casi, è stata concessa la gestione alle società, in modo da liberarsi di un peso gestionale, organizzativo e di manutenzione. Questo è il caso di Reggio, dove la Reggina ha una concessione esclusiva per 25 anni, che ci responsabilizza e ci dà un grande onere. I costi sono imponenti. Spesso non vengono compresi gli sforzi importanti, o non vengono ben comunicati. Gli stadi italiani non sono adeguati alle caratteristiche dello sport moderno, a differenza del resto d'Europa. Qui abbiamo la fortuna di non avere la pista d'atletica, la visibilità è buona e c'è un'impostazione all'inglese. Giustamente ci viene fatto notare che mancano gli angoli, ma sono interventi strutturali macroscopici che vanno valutati nel corso del tempo. Abbiamo deciso di fare il passo lungo quanto la nostra gamba, con un partner importante come Gsport, unica realtà a mettere mano con capitale privato. La Reggina, non esente da un notevole impegno economico, ha deciso di migliorare le condizioni del "Granillo" con loro. L'impianto di base è eccellente, ma risente degli anni e di mancanze che ci sono state contestate, tra cui l'assenza di calore. Il brand della Reggina non compenetra nel cuore della sua attività agonistica, che è lo stadio. La volontà è di dare alla città uno stadio amaranto nel più profondo delle sue strutture, riconoscibile, e che dia ai giocatori il senso della maglia e del suo valore.

Il centenario è lo stimolo principale per questo restyling?
Non solo il centenario. Siamo partiti da una condizione oggettiva di necessario miglioramento del "Granillo". La casualità vuole che nel gennaio 2014 si festeggino i cento anni. Questo è un elemento che si innesta sulla preesistente volontà di migliorare la struttura, e ci spingerà a lavorare ancora meglio guardando a tale celebrazione. Sullo stadio compare un "Since 1914" che per me ha un valore enorme. L'heritage di una squadra di calcio è quanto di più emozionante si possa analizzare. La Reggina trasuda storia centenaria, e voglio che venga restituita alla piazza. È essenziale riproporre la data della fondazione. La scritta sta già comparendo ovunque, sarà presente in ogni aspetto della comunicazione. C'è poi l'idea di ripensare al logo del club, ma non voglio anticipare altro. La data del 1914 sarà protagonista. Abbiamo una discreta nobiltà, un club calcistico deve suscitare emozioni, come le storie belle e che durano nel tempo.

Confermiamo che in curva Sud compariranno un paio di consonanti?
Abbiamo iniziato con la tribuna Ovest, proseguiremo con i rivestimenti esterni in curva Nord, stiamo intervenendo sulle aree interne. Su facebook ho letto di gente contenta perché ci stiamo mettendo le mani. Pochi forse si rendono conto del valore economico di tale interventi, all'apparenza superficiali. Abbiamo un piano lavorativo di oltre un anno, per portare tutto ad un livello ottimale. La parte interna sarà molto impegnativa. I giornalisti hanno fatto delle richieste che soddisferemo, legate agli spogliatoi e non solo. Anche il settore Est nonché la curva Sud saranno oggetto di interventi. Non subito. Il piano prevede delle scadenze, vedremo risultati di settimana in settimana. Non smetteremo mai di lavorare. Sono stati effettuati interventi che non hanno visibilità, come la manutenzione delle strutture, delle tubature e degli impianti di climatizzazione. Il maxischermo è stato completamente smontato e rifatto. Il bordo campo è cambiato grazie anche a Gsport. Queste sono cose che non vengono percepite, ma per noi hanno un valore. Bisogna far reggere al "Granillo" il confronto coi migliori stadi italiani.

Quali novità troverà il tifoso in tribuna, per Reggina-Livorno?
Una sala hospitality 1986 completamente rinnovata, con schermi Lcd in cui si potrà vedere la partita. Grazie ad uno dei nostri nuovi partner, la caffetteria Le Parc della famiglia Lo Faro, si potrà gustare un aperitivo veloce o una vera e propria cena, dalle 19:30 alle 23:00. Quindi prima, durante e dopo la partita. Si potrà mangiare qualcosa all'intervallo, e continuare a vedere il match in televisione senza perdersi nulla. Oppure, si potranno seguire le interviste del post partita in compagnia di uno stuzzichino, anziché correre ad imbottigliarsi nel traffico. Abbiamo dato al "Granillo" un'impostazione equivalente a quella dei migliori stadi italiani. Ce ne sono tanti inadeguati, adesso il nostro è sopra la media. Alla sala 1986 avrà possibilità di accesso la fascia centrale della tribuna Ovest. Domenica sarà la puntata zero, nelle successive settimane andremo a regime, specie sulla quantità e sulla tipologia del prodotto di offrire. In Serie B non esiste un prodotto di questo tipo, tranne lo stadio di Cesena reduce da una recentissima Serie A, dove Gsport ha realizzato delle aree meravigliose.

Quale sarà il prossimo passo?
Finiremo la copertura della tribuna Ovest, poi andremo sulla parte esterna della curva Nord. Per me è la più importante, perché si arriva dalla città e si ha il primo impatto col "Granillo", la cui maestosità è al momento impersonale. Diventerà personale, con un richiamo alla celebrazione del centenario. Poi interverremo sui settori Est e Sud.

Non lavoravi per la Reggina, quando era prevista la costruzione di aree ludiche e commerciali, dopo la convenzione col Comune...
Non ho ancora preso visione delle cose progettate in passato. So, per esperienza juventina, che per arrivare a quel tipo di stadio sono stati impiegati 10 anni. Non conosco il pregresso, mi occuperò del futuro. Il "Granillo" deve crescere in maniera progressiva. Si lavorerà con metodologia.

Dopo gli incontri al Calajunco, quali saranno i prossimi appuntamenti esterni?
A novembre dovremmo partire, grazie ad un paio di sponsor, con un torneo di calcio-balilla. I partecipanti passeranno attraverso una selezione, giocheranno contro i nostri atleti, vinceranno dei premi e quello finale sarà molto bello. Gli appuntamenti saranno periodici, fino ad aprile. Le location saranno itineranti e suggestive. Per chi viene da fuori, Reggio è impressionante. Ha il lungomare più bello d'Italia, una vista pazzesca, scorci incredibili, palazzi storici meravigliosi e piazze splendide. È un teatro naturale, in cui realizzare degli eventi. Questo, in ordine cronologico, sarà il primo. È prevista anche la presentazione di alcune partnership, per me fondamentali. Alcune di queste, di indubbia visibilità per la piazza. Abbiamo uno sponsor nuovo, arriva da Torino: si tratta di Italia Independent, dell'amico Lapo Elkann. Già domenica entrerà nel nostro pool di aziende, e realizzerà per noi le divise formali ed il secondo occhiale dedicato ad una squadra di calcio, dopo il tributo alla Juventus. A novembre ci sarà la conferenza stampa di presentazione. La squadra avrà la divisa firmata Italia Independent, all'insegna del culto classico reinterpretato, tipico del gusto di Lapo. Verranno riprodotti i nostri colori sociali. A febbraio ci sarà un altro evento legato a questa azienda, ma non posso anticipare nulla. A Natale avremo due eventi che coinvolgeranno la piazza, ma vorrei svelare più avanti queste chicche, anche perché ci stiamo lavorando. Ci saranno anche attività all'interno dello stadio. Vorrei che ci fosse partecipazione attorno alla squadra. A breve, lanceremo il nuovo store on-line. La linea di gadget è fatta coi migliori produttori europei, gli stessi che lavorano con Juventus, Milan, Inter, Manchester United e Barcellona. Una gamma di prodotti sarà venduta anche attorno allo stadio. Sto realizzando prodotti emozionali, per chi ha voglia di indossare Reggina come avveniva negli anni passati.

È impossibile non pungolarti ancora sul centenario. Sarà possibile riproporre il marchio della AS Reggina 1914?
Abbiamo in progetto una serie di iniziative. Se le svelo adesso, vi tolgo il gusto. Saranno legate al brand, ai prodotti ed alla storia di questo marchio. I cento anni per noi sono veramente importanti, stiamo coinvolgendo tutti i nostri partner affinché venga fuori qualcosa di speciale. Spero sia l'occasione, per la piazza, di riappropriarsi di questo suo capitale. Le persone passano, mentre questi marchi restano ed hanno un enorme valore per il cuore, ancor prima che commerciale. Devono indurre amore, sensazioni ed emozioni. Abbiamo tantissimi progetti per il centenario, molto evoluti, e toccheranno quello che è l'oggetto della domanda. Se anticipo qualcosa, rovino la sorpresa.