Ghiaccio nordico. In mezzo a tanti calciatori idolatrati in riva allo Stretto, ce ne sta anche qualcuno che non ha avuto molta fortuna con la maglia della Reggina, salvo poi riprendersi e ben figurare anche a livello internazionale. Il difensore portoghese Marcos Caneira, alternatosi a Martin Jiranek nella stagione della prima retrocessione dalla A (2000-01), ha preso parte ai Mondiali nel 2002 e nel 2006. L'ultima edizione della rassegna iridata ha visto invece come protagonista Cristhian Stuani, reinventatosi esterno d'attacco per l'Uruguay dopo i trascorsi non indimenticabili da centravanti amaranto.
Un'altra meteora straniera della storia recente della Reggina dovrebbe trovare spazio ai prossimi Europei. Si tratta di Emil Hallfredsson, pronto ad essere protagonista con la sorpredente Islanda. Stupiscono poco le sue dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport, in merito ai trascorsi con la maglia amaranto: "Esperienza negativa per una serie di cose. Innanzitutto il sole. Da noi in Islanda si raggiungono al massimo i 20 gradi in estate. In Calabria si andava in campo anche con 40 gradi e mi venivano i colpi di sole, diventavo tutto rosso e a volte mi sentivo male. Se le cose fossero andate bene calcisticamente, avrei un ricordo migliore. Non ero a mio agio anche per la mentalità".
L'attuale centrocampista dell'Udinese, portato nel Bel Paese dalla Reggina nell'estate del 2007, viene stuzzicato sulle sue doti di chitarrista e compositore musicale: "Scrivere canzoni per le città italiane? Reggio Calabria no, non se la merita. Dovrò scriverla per Verona e Udine".
p.f.