Riceviamo e pubblichiamo:
"Buonasera,
Non so bene chi leggerà quanto segue, è la prima volta che sento il bisogno di rivolgermi direttamente a Roma! Il mio augurio è che tale scritto venga vagliato da:
- Presidente del Consiglio
- Presidente della Repubblica
- Ministro della salute
- Ministro degli interni.
Nasco a Reggio Calabria 40 anni fa, mi chiamo Angelita Racco.
Inutile andare ad elencare i molteplici problemi che la città possa avere,
Sono ben noti e sotto gli occhi di tutti.
Sicuramente nelle ultime settimane essa è stata più volte citata in merito alla struttura "Hospice Via delle Stelle".
Conferenza stampa, manifestazione davanti la prefettura, raccolta firme, mobilitazione sui social. Infine tavolo tecnico in data 23 c.m.
Sono una semplice cittadina, non faccio politica, una cosa però mi è chiara: ieri non è stato risolto nulla!
- Leggo che verrà erogata la spettanza relativamente al gennaio 2019, ma non siamo quasi ad agosto?!;
- leggo che il personale presta attività senza contratto per l'anno corrente;
- leggo che la soluzione è che la struttura sia gestita da Asp.
A questo punto mi documento Asp di RC sciolta per infiltrazioni mafiose, in mano a commissari esterni,
storia recente (giugno2019) cito virgolettato da parte della triade di commisari Ippolito, Meloni, Giordano «reiterate irregolarità nella gestione dei bilanci e di una manifesta e reiterata incapacità di gestione».
Dovrebbe perciò essere Asp a prendersi cura di malati terminali e delle loro famiglie?
(Per inciso giusto ieri ennesima manifestazione del settore psichiatrico per mancanza erogazione stipendi ).
Beh....a questo punto mi viene da ridere, le cose funzionano così? Davvero si discute animatamente e da tempo di ciò ?
Se la fondazione è riuscita a sopravvivere per 7 mesi, e senza alcun sostegno economico da parte dell'organo di competenza, possiamo affermare a ragione che la gestione sia inadeguata?
Le accuse rimbalzano, chi spara su Asp chi su Hospice.
Ma una cosa è certa, ho vissuto in prima persona la realtà di "Via delle Stelle", e ve lo assicuro: la sua linfa vitale è senza ombra di dubbio il personale: competente, formato aggiornato e soprattutto umano!
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La società odierna impone una "vita veloce" spesso superficiale, fredda direi.
Tuttavia entrando in quello luogo ogni cosa cambia prospettiva: medici, infermieri, volontari, addetti alle pulizie ti guardano negli occhi ...Strano ma vero!
Ti sorridono, ti sono vicini fisicamente e psicologicamente.
Il malato muore in maniera dignitosa, la famiglia è accompagnata lungo un percorso consapevole, per quanto doloroso, di accettazione.
Credetemi, ogni qualvolta Hospice è sotto accusa le lacrime affiorano in maniera sistematica. Per rabbia, indignazione, impotenza, e per la estrema convinzione sia un fiore all'occhiello all'interno di una sanità allo sfascio.
E per questo motivo il nostro Hospice non deve essere toccato!
Termino questo mio pensiero chiedendo a gran voce:
" Voi che siete più in alto, aiutateci. Aiutateci a non fare morire questa splendida realtà,
Indagate, capite, comprendete quale sia il problema reale! Non lasciateci soli, non permettete che si rimandi tutto al 2020 e a possibile altra gestione.Fate qualcosa adesso!".
Angelita Racco, sempre più indignata