Santa Severina, esempio (anche) di architettura contemporanea

santaseverinaquaterdi Nicola Irto* - Ho letto, ed apprezzato con grande interesse, l'articolo pubblicato sul Vs giornale. Ritengo importante sottolineare la straordinaria importanza che "la nave di pietra Santa Severina" rappresenta. Sembrerà strano, ma questo piccolo punto di Calabria rappresenta anche un "esempio" di architettura contemporanea. Pochi oggi ricordano che Santa Severina è stata oggetto di più progetti di architettura contemporanea dei quali si è parlato nelle più importanti riviste d'architettura internazionali.

Sicuramente le opere su cui si è maggiormente appuntata l'attenzione sono state: il mattatoio comunale e soprattutto la piazza, entrambe progettate da Alessandro Anselmi, architetto di levatura internazionale.

Il mattatoio comunale (1975) ha come codice il risultato di operazioni su figure geometriche regolari e semplici. La "forma" del mattatoio è un cerchio in cui si inserisce un quadrato, che a sua volta contiene un ottagono sormontato da un cubo vuoto. E' il quadrato che forma la costruzione delle stalle. Insomma una ricerca architettonica che gioca sulla scomposizione in figure e volumi poliedrici regolari.

Ma il progetto che ha interessato principalmente la critica è stato quello della piazza (1980). Prima particolarità: non si può identificare un "centro" perché muove in direzione delle costruzioni vicine.

Seconda particolarità: si associano il cerchio e l'ellisse. Il primo disegna una serie di circonferenze ad onda, generate dal punto in mezzo, a intervalli regolari che vanno a toccare la base degli edifici che fiancheggiano la piazza. La forma allungata e stretta della piazza, inoltre, impedisce l'esistenza di un centro preciso. Per il disegno da seguire nella pavimentazione ho scelto di associare la figura del cerchio a quella dell'ellisse. Il cerchio disegna una serie di circonferenze, sorta di onde generate dal punto centrale, onde concentriche a intervalli regolari che vanno a toccare la base degli edifici che stanno nella piazza.  L'ellisse invece si allunga. I suoi assi vanno verso i quattro punti cardinali, l'asse maggiore segue una direzione nord-sud, l'asse minore est-ovest tocca il punto in cui gli edifici si stringono.

"Una discussione sui progetti per Santa Severina – ha spiegato Anselmi - è necessaria per inquadrare un aspetto, il disegno di reti complesse il cui scopo è stabilire una coerenza nella disposizione dei singoli elementi del progetto. Questa coerenza è di fatto un'indagine sui principi di composizione e di aggregazione. Questo tipo di ricerca non mira alla costruzione di edifici compatti regolati da semplici simmetrie o dalla ripetizione di elementi identici, ne è tipica dell'architettura razionale, nel senso che il progetto non è il risultato del disegno di una figura "principale" che determina anche la disposizione delle figure "secondarie", secondo uno schema progettuale gerarchico. Al contrario – continua il famoso architetto - io cerco di evidenziare i singoli elementi del disegno, che possono essere o forme "incompiute", come corde tese, archi di cerchio, sinusoidi e così via, o forme "cristalline" quali stelle, cilindri, piramidi, poliedri regolari".

*Dottore di Ricerca in Pianificazione Territoriale