di Claudio Cordova - La foto di interesse è, tra le centinaia mostrate, la numero 73. In quella foto è raffigurato il politico-imprenditore Dominique Suraci, ex consigliere comunale di Reggio Calabria negli anni del "Modello Reggio" di Peppe Scopelliti e oggi alla sbarra perché ritenuto uomo delle cosche De Stefano-Tegano. Il collaboratore di giustizia Enrico De Rosa lo riconosce e ne delinea le attività e le presunte aderenze criminali.
Le dichiarazioni di De Rosa sono state depositate nel procedimento cui è sottoposto Suraci davanti al Tribunale Sezione Misure di Prevenzione. De Rosa, diploma di maturità classica, da mesi sta raccontando tutto alla Dda di Reggio Calabria: tutto sulla propria attività di immobiliarista del boss Nino Caridi (genero del defunto boss Domenico Libri), ma molti altri particolari sulle cosche cittadine, lui che si è inserito nello schieramento destefaniano: "Lo conosco, l'ho visto più volte, come ho dettò anche nei verbali, da Enzo Lo Giudice, ci ho parlato anche alcune volte, come ho detto anche nei verbali, in riferimento al discorso dei supermercati , lui era socio di Crocè, lo conosco perché l'ho visto anche con Barbara, più di una volta ci siamo incontrati all'Unicredit, so che è una persona che è legata alle cosche di Archi".
Il materiale depositato dal pm Musolino a carico di Suraci è in parte quello già utilizzato (ma corredato di diversi omissis) a carico della famiglia Crocè, che con Suraci sarebbe stata in affari nel redditizio settore della grande distribuzione: "Per quanto riguarda i supermercati sapevo che c'era Dominique Surace, Crocè, che erano sempre persone vicine alle cosche. Ora vi dico anche a quali cosche. Dominique Surace era con i Tegano. Poi c'erano Crocè che è stato immischiato con Dominique Surace, io so che era vicino ai Labate, lo so per certo, Crocè aveva anche il Bowling, ecco cosa mi sono ricordato, avete presente dove c'è l'Hotel Excelsior? Nella discesa, sulla destra c'era in Bowling, il Bowling lo gestiva il cognato di Crocè e sono legati...e aveva anche un'altra attività che era legata con i Labate, perché comunque sia, Crocè era...come vi posso dire era...non era assoggettato, era connesso con i Labate! Cioè lo sponsorizzavano anche economicamente. Queste cose le ho sapute da Vincenzo Malara, in quell'occasione che ci sono stati anche degli incontri con i Labate ed è venuto proprio il...non so in che connessione ma c'è anche un mezzo legame di parentela con i Labate e i Crocè, per parte di un cognato. Io i Crocè li conosco bene, non li conosco di vista perché Marina di San Lorenzo, loro avevano una villa a Marina di San Lorenzo, io ci ho abitato in quella villa un mese".
I Croce, dunque, a detta del collaboratore De Rosa, sarebbero stati un avamposto economico della cosca Labate, egemone nel rione Gebbione. D'altro canto, Dominique Suraci sarebbe stato vicino alle cosche di Archi, quelle famiglie De Stefano e Tegano che appartengono al gotha della 'ndrangheta di Reggio Calabria: "Io Dominique Suraci in base al mio essere intrinseco alla cosca De Stefano, ho appreso da Vincenzino Zappia e da Demetrìo Sonsogno, nonché da alcune situazioni mie personali dirette, tramite anche terze persone nella qualità anche di Francesco Crocè e Barbara Crocè, come persona legata alla cosca Tegano, io queste informazioni le ho apprese da Demetrio Sonsogno in particolare sopra tutti, anche tipo in diverse situazioni... L'ho saputo sia da Mico (Sonsogno, ndr) e sia da un'altra persona...da Franco Musarella. Con Dominique ci conoscevamo".
Le dichiarazioni di De Rosa tirano in ballo anche l'imprenditore Enzo Lo Giudice, titolare di una rivendita di motocicli negli scorsi mesi finito sotto la lente d'ingrandimento del pm Musolino: "Dominique Surace era molto amico di Enzo Lo Giudice, tanto è vero che, spesso e volentieri, è capitato che Mico (Sonsogno, ndr) lo salutava, si vedevano, si incontravano, e lui aveva un SLK AMG, grigio, targato C...Como - Verona. Era fidanzato con una bella ragazza. Aveva anche un Audi se non sbaglio, lo conosceva anche Checco (Zindato) a Dominique Surace perché è un'altra di quelle persone che ho visto qualche volta, ferma con Checco al bar Dolce Idea, parlare". Rapporti strettissimi, quelli tra Suraci e Lo Giudice, almeno a detta di De Rosa: "Fraterni... fraterni... perché Enzo lo chiamava sempre "mio fratello" e spesso... ah lui aveva la passione delle barche e delle moto d'acqua Domìnique... spesso andava e si prendeva le moto di Enzo Lo Giudice, se le cambiavano e poi Enzo aveva... mi ricordo in particolare una cosa che mi è rimasto impresso... che Enzo aveva un caicco... no un caicco... una barca di quelli a vela... un catamarano e spesso e volentieri questo catamarano lo utilizzava pure Dominique Suraci e poi anche le macchine si cambiavano...".
Organico ai De Stefano, immobiliarista di Nino Caridi, ma in rapporti di intima e costante frequentazione anche con Francesco "Checco" Zindato, De Rosa sembra in possesso di un patrimonio conoscitivo molto ampio sulle dinamiche criminali che governano Reggio Calabria. Le sue dichiarazioni sono già state utilizzate in diversi procedimenti, sia contro l'ala militare della 'ndrangheta, sia contro i presunti referenti politici della stessa. Per questo la Dda sembra dare molto peso alle sue dichiarazioni, soprattutto quando De Rosa identifica Suraci come uomo vicino ai De Stefano e ai Tegano: "Ma anche ai Condello, era in buoni rapporti anche con i Condello. Dominique Surace si muoveva bene perché aveva i rapporti con le famiglie di Archi aveva dei buoni rapporti".
Rapporti che gli avrebbero permesso di non pagare la tangente, la classica "mazzetta" che gli imprenditori reggini devono, forzatamente, corrispondere alle 'ndrine: "Assolutamente no, erano in società è una cosa diversa".
Insomma, oltre alla bella vita negli ambienti della "Reggio bene", De Rosa riferisce anche di presunti rapporti criminali. I Crocè, da un lato, sarebbero stati garantiti dalla cosca Labate: De Rosa dice di aver appreso la circostanza da Francesco Crocè, figlio di Giuseppe Crocè e fratello di Barbara. Per quanto concerne, invece, il versante "arcoto", l'uomo di riferimento sarebbe stato proprio Dominique Suraci: "Nel settore... E poi luì in quell'occasione mi disse di Dominique Suraci... lui mi disse: "tra me e Dominique... da un lato ci sono io, da un altro c'è lui..." facendomi riferimento Dominique con le cosche di Archi, perché luì è proprio parente dei Labate..,. un suo zio è parente dei Labate... Quindi loro hanno una parentela proprio con loro".