Nicola Paris, "il nostro ragazzo nella stanza dei bottoni"

parisnicolappdi Walter Alberio - Politico di centro, capace di spostarsi quasi impercettibilmente di qua o di là per puntare sempre sul "cavallo vincente". L'avventura di Nicola Paris inizia dieci anni or sono, nella sua città, Reggio Calabria. Nel 2011 viene eletto in Consiglio comunale, a sostegno del sindaco di centrodestra Demi Arena, diventando capogruppo di "Reggio Futura", creatura scopellitiana. Pochi anni più tardi, traghetterà nelle liste del centrosinistra, precisamente nel Centro Democratico a sostegno del primo tempo di Giuseppe Falcomatà. Verso la fine del mandato, il grande salto in Consiglio regionale, questa volta tra le file dell'Udc. Il partito dello scudocrociato otterrà un buon risultato, grazie anche all'exploit, nella circoscrizione Sud, di Nicola Paris, oggi agli arresti domiciliari e indagato per corruzione dalla Dda di Reggio Calabria.

Secondo l'accusa, nella sua qualità di consigliere regionale, Paris avrebbe preso parte a un collaudato sistema fatto di "circolarità di interessi illeciti" e di "scambio di favori" tesi al sostegno reciproco tra gli indagati. Tra i principali episodi contestati al politico, il tentativo "di intervenire presso il governatore facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, al fine di sollecitare il rinnovo contrattuale" di Giuseppe Corea, ritenuto un "funzionario asservito" agli imprenditori coinvolti nell'inchiesta e che avrebbero sostenuto lo stesso Paris "durante la campagna elettorale".

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Più precisamente, gli imprenditori del "cartello di imprese" (ATI HELIOS) avrebbero disposto della "totale compiacenza di Corea che ha letteralmente battuto una corsia preferenziale per velocizzare i pagamenti dovuti dall'Asp, anche attivandosi presso uffici diversi dal proprio, dando sostanzialmente indicazione di 'pagare tutto per la Helios'". Corea, "quale corrispettivo per tanto impegno, riceve periodicamente illecite utilità di consistente valore e da ultimo, la proroga dell'incarico di Direttore della U.o-C Risorse Economico Finanziarie che ricopre a tempo determinato presso l'Asp di Reggio Calabria, senza mai avere partecipato ad un concorso, che ciclicamente non è stato bandito ovvero è andato deserto". Il trait d'union di tutta questa operazione sarebbe stato appunto Paris, il quale avrebbe beneficiato di "un nutrito pacchetto di voti" alle Regionali 2020.

Il Gip non manca di descrivere un "avvilente, quanto collaudato, sistema di svendita e costante mercimonio delle pubbliche funzioni, asservite al perseguimento di scopi illeciti, per un arco temporale che va ben oltre quello interessato dalla presente indagine". Non solo commesse pubbliche. Secondo quanto emerso dalle indagini, nel lungo periodo, lo scopo del 'consorzio' sarebbe stato quello di "individuare, promuovere e sponsorizzare elettoralmente, plasmare un soggetto politico che fosse a loro disposizione, facesse e curasse da vicino i loro interessi nelle 'stanze dei bottoni'". In una intercettazione del 2008, anno della nascita del 'consorzio', uno degli indagati afferma: "(...) lo scopo principale del consorzio, non è quello che facciamo le gare, lo scopo principale di un consorzio è quello di prendere un nostro rappresentante, un ragazzo che entriamo noi, lo portiamo noi, che sappiamo che lui ha zero voti, quindi che è entrato lui grazie a noi e quello lo mettiamo là e deve fare quello che gli diciamo noi... (...)". Secondo gli investigatori, quel "ragazzo" sarebbe stato individuato in Nicola Paris.

Lo stesso consigliere regionale si sarebbe quindi adoperato, su sollecitazioni degli altri sodali indagati, presso il governatore Spirlì. E la proroga del funzionario come Direttore del settore Risorse Economico finanziarie avverrà, peraltro, "in assenza delle previste procedure di evidenza pubblica da espletare necessariamente per ricoprire detto incarico, aspetto, quest'ultimo, ancora oggetto di indagine".

"Non è noto – scrive il Gip - che cosa Paris dica al Governatore facente funzioni per fare in modo che il Commissario Scaffidi disponga la proroga del dirigente di suo interesse. Quello che è certo e che tra Scaffidi e Spirlì, che ha contribuito alla sua nomina e che ha la ha competenza esclusiva in materia di tutela della salute e politiche sanitarie, vi è necessariamente circolarità di informazioni, vieppiù in considerazione della emergenza sanitaria in corso (...). Prescindendo, per ora, dalla disamina delle ragioni per le quali non sia andata a buon fine procedura di evidenza pubblica per la selezione (o la conferma) di un candidato che ricopra l'incarico di Dirigente della struttura complessa Risorse Economico Finanziarie dell'Asp di Reggio Calabria, quello che emerge come dato fattuale è che a seguito del interessamento, richiesto dagli imprenditori della Helios, del consigliere regionale Nicola Paris e del passaggio di quest'ultimo in data 23 e 30 marzo 2021 in Giunta, nonché di un successivo contatto avvenuto tra Paris e ScaffidI, viene formalizzata da quest'ultimo la proroga di Corea nel suo incarico".

Il coinvolgimento di Paris, secondo gli investigatori non è episodico, ma di natura sistematica. Su richiesta degli imprenditori della Helios, il politico si sarebbe infatti adoperato anche per trovare presso la Hitachi Rail, società di cui lo stesso Paris è dipendente, "un posto di lavoro stabile per Pucinotti Vincenzo, figlio di Ambrogio Filomena, R.u.p. del procedimento relativo alla proroga del contratto di servizi della Helios".

L'attività investigativa, insomma, è improntata a dimostrare una "circolarità di interessi illeciti" e uno "scambio di favori". A sostegno di questa tesi, viene evidenziato l'incontro nel febbraio del 2020, dove i funzionari dell'Asp si sarebbero impegnati a sostenere Paris in un ipotetico assessorato alla Sanità. "Non è chiaro -allo stato- che cosa i Pubblici Ufficiali potranno fare concretamente affinché Paris – scrive il Gip - assuma questo assessorato (...). Il passaggio è certamente significativo perché - scrive il Gip - rappresenta una ennesima conferma della correttezza della ricostruzione dei rapporti tra gli indagati, da sempre improntati allo scambio di favori ed al sostegno reciproco".