Le agenzie lo definiscono il "Pablo Escobar italiano". E' Roberto Pannunzi, 67 anni, arrestato a Bogotà, in Colombia. Conosciuto come il ''principe del narcotraffico'', originario di Siderno, nel 2010 Pannunzi (in una foto d'archivio) riusci' ad evadere da una clinica romana dove si trovava agli arresti domiciliari per problemi di salute. La fuga ha di fatto ricalcato una precedente evasione riuscita a Pannunzi nel 1999. Anche in quel caso il boss approfitto' della concessione degli arresti domiciliari in una clinica romana per fuggire. Era stato arrestato nel 1994 proprio in Colombia, a Medellin. Agli agenti che lo stavano ammanettando offri' un milione di dollari in contanti in cambio della liberta'. Al momento dell'arresto il boss ha esibito un documento di identita' venezuelano che riportava il nome di Silvano Martino. Su di lui c'e' un ordine di cattura dell'Interpol e della magistratura italiana. Legato ai Macri' di Siderno, Pannunzi e' ritenuto uno degli esponenti di rilievo della 'ndrangheta, che tiene i contatti con Cosa Nostra e Cosa Nostra americana e che contratta alla pari con il cartello di Medellin, tanto che avrebbe fatto sposare suo figlio con un esponente del cartello per rafforzarne i legami. Storici i suoi rapporti con la famiglia Marando.
Nel corso di quest'anno la polizia colombiana ha arrestato altri tre boss italiani. Il primo, a febbraio, e' stato Tommaso Iacomino, esponente di spicco di Cosa Nostra, ex braccio destro di Bernardo Provenzano. Poi, il 24 aprile, e' stata la volta dell'italo-argentino Domenico Trimboli, legato alla 'ndrangheta, catturato nel corso di un'operzione congiunta con la polizia italiana. Infine, il 28 aprile, a finire in manette e' stato un altro trafficante di droga esponente della 'ndrangheta calabrese, Santo Scipione.
''E' stata un'operazione di altissimo livello''. Lo afferma all'Adnkronos il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, che si dice molto soddisfatto per l'arresto di Roberto Pannunzi, ribattezzato ''Pablo Escobar italiano'', avvenuto in Colombia da poche ore. ''Credo sia il piu' grande fornitore di sostanze stupefacenti dalla Colombia. E' importante avere conseguito questo risultato al quale hanno lavorato la procura di Reggio Calabria, il Goa della Guardia di finanza di Reggio Calabria e Roma'', ha aggiunto Cafiero de Raho.