Quell'appalto per la seggiovia di Gambarie d'Aspromonte...

gambarie nevedi Claudio Cordova - Sarebbe un rapporto di grande fiducia quello tra "don Rocco" Musolino e il responsabile dell'area tecnica del Comune di Santo Stefano d'Aspromonte. Sono tante le pagine che la Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria dedica al rapporto tra i due. Iatì sarebbe stato un personaggio centrale nelle dinamiche politiche e amministrative di Santo Stefano d'Aspromonte. Il tecnico, infatti, è responsabile anche del servizio di seggiovia di Gambarie, da sempre la meta di montagna più amata dai reggini. Secondo la Dia, il coinvolgimento di Iatì nell' assegnazione di gare d' appalto, sarebbe avvalorata dalle analisi eseguite in seguito all'acquisizione del dato inerente il danneggiamento dell'autovettura, avvenuto nel luglio 2010. Nel giugno 2010 vi sarà infatti la scadenza del contratto relativo alla gestione dell' impianto di risalita "Seggiovia di Gambarie D' Aspromonte". Tale gestione era affidata alla società cooperativa "Aspro Service". Per la nuova assegnazione del servizio, l'Ufficio Tecnico del Comune di S. Stefano in Aspromonte stava redigendo apposito bando nel quale  dovevano venire meno alcuni requisiti di gara che negli anni precedenti avevano agevolato l'assegnazione del servizio alla Cooperativa presieduta da Giuseppe Vazzana. In particolare nel nuovo bando vi era la possibilità di partecipazione alla gara anche da parte di società/cooperative che non disponevano nei propri organici di personale abilitato alla gestione e sicurezza degli impianti. Per tale circostanza vi sarebbero stati vari partecipanti alla gara d'appalto rendendo così incerta l'aggiudicazione della stessa alla cooperativa uscente: "Probabilmente una delle poche ditte a livello locale a disporre del citato personale qualificato" scrivono gli inquirenti. Da ciò, nella ricostruzione investigativa, risulterebbe probabile un contrasto tra la vecchia gestione degli impianti di risalita e Franco Iatì e che, da tale fatto, possa essere scaturito un atto intimidatorio nei confronti del responsabile dell'Ufficio Tecnico.

Con delibera nr. 68 del 25.10.2009 la Giunta Comunale di Santo Stefano d'Aspromonte darà incarico a Iatì di redigere gara d'appalto per l' assegnazione del servizio di gestione degli impianti di risalita delle piste da sci di Gambarie d'Aspromonte; con determina nr. 88/110 del 13.05.2010 verrà indetta la gara d' appalto, che verrà poi sospesa con una nuova determina di Iatì, al fine di adottare specifico provvedimento di annullamento in autotutela avendo ravvisato nel bando e nel relativo capitolato d'appalto due gravi anomalie: la previsione di attività di innevamento e battitura piste da sci non compatibili con la ctagione estiva e la previsione dell'utilizzo di personale non abilitato alla data di avvio di esercizio il cui limite di scadenza è fissato al 31.08.2010.

Una vicenda complicata, su cui, peraltro, gli investigatori ascolteranno, in qualità di testimone, lo stesso sindaco di Santo Stefano d'Aspromonte, Michele Zoccali: "la seggiovia di Gambarie è un ...la prima ... una seggiovia è di proprietà del comune di Santo Stefano, l'altro impianto quello sopra è di proprietà della Comunità Montana. La gestione degli impianti con una convenzione fatta con la Comunità Montana ce l'ha il comune di Santo Stefano...[...]". Continuando nel racconto agli inquirenti, il sindaco aggiunge: "Nel corso degli anni, il personale che era deputato alla seggiovia, che era tutto personale LSU, è stato spostato ad altri uffici io stabilizzato altrove, fatto sta che è rimasto senza personale perché noi alla seggiovia abbiamo un ... due dipendenti del comune ed il capo servizio ... Rocco... Rocco Priolo ed un altro dipendente comunale, Fotia, che lavorano la fissi alla seggiovia per il resto, per far funzionale la seggiovia, ci siamo inventati nel corso degli anni la costituzione di una cooperativa per un doppio scopo, far lavorare i giovani di Santo Stefano e nello stesso tempo mantenere il servizio, perché assunzione non è possibile fare, insomma un tipo di (...inc...). Alla costituzione di questa cooperativa fatta con tutti i ragazzi di Santo Stefano per... noi abbiamo fatto un bando per l'affidamento del servizio secondo quella che è la prassi normale insomma rispettare tutte le varie ... e ... siamo riusciti a mandare avanti la seggiovia negli anni passati quest'anno, (...inc...) riferite alla vicenda che dice lei, nel fare il bando per il periodo estivo ... perché la seggiovia funziona nel periodo estivo con una funzione, nel periodo invernale quando c'è la neve con una funzione diversa. Quando è stato fatto il bando ad ... per il periodo estivo, il capitolato del ... bando stesso viene riferito al periodo invernale, diciamo per un errore per bo... fatto sta che non corrispondevano quelle che erano le clausole, tutte le richieste del bando stesso rispetto a quello che doveva essere il servizio, per esempio erano ricomprese la battitura della pista, il battipista cioè tutte attività invernali insomma, e quindi nel momento in cui fatto il bando presentate le offerte, questa volta hanno partecipato due ... c'erano due offerte rispetto al bando del mese di agosto ... luglio mi pare che luglio era perché lo dovevamo fare per agosto, si ... ci siamo accorti di diciamo di questo ...[...]"

Qualcosa, dunque, a detta del sindaco, non va, e quindi si arriva alla decisione, concertata con il segretario comunale, di sospendere il bando prima dell'apertura delle buste, come forma di autotutela: "E quindi il... nel mese di agosto noi la seggiovia l'abbiamo fatta funzionare attraverso il lavoro interinale cioè siamo rimasti scoperti con il nostro ... con il gruppo di lavoro. Poi nel periodo invernale è stato rifatto il bando con le dovute (...inc...) stranamente a questo bando ha partecipato soltanto una cooperativa...[...]". Una parola, "stranamente", non convince gli investigatori, che infatti insistono. Questa la spiegazione del primo cittadino: "[...] ... perché... cioè non vedo il perché ... se ... così come era sembrato si era costituita un'altra cooperativa per poter partecipare al bando cioè nel momento di quel bando estivo partecipa nel ... ora cioè non partecipa più...[...]".

Poi l'incendio dell'autovettura di Iatì: "[...] ... Sì c'è stata una ... io ricordo il fatto, però lui lo ha tenuto molto nascosto diciamo questo episodio, non ha dato grosso clamore al fatto...[...]" dice il sindaco Zoccali.

E per gli inquirenti c'è più di qualche dato da mettere in correlazione.