“Ci siamo messi d'accordo e ci siamo fottuti 855mila euro di fondi pubblici, punto”

intercettazioni500bisdi Claudio Cordova - Avrebbe accreditato somme importanti all'allora assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno, per il compimento di atti contrari al proprio ufficio finalizzati a far ottenere alla società Cooperfin s.p.a. un contratto d'appalto. L'imprenditore Ortensio Marano è uno dei soggetti finiti in manette nell'ambito dell'operazione "Robin Hood", con cui la Procura di Catanzaro, retta da Nicola Gratteri, è convinta di aver scoperto gli interessi della cosca Mancuso di Limbadi sui Fondi Europei, ma anche di aver incastrato una serie di politici e funzionari pubblici della Regione Calabria, che avrebbero intascato i soldi destinati alle famiglie bisognose.

Tra questi, senza dubbio, il personaggio principale è l'ex assessore Salerno, oggi consigliere regionale di Forza Italia. Ma un ruolo chiave è anche quello di Pasqualino Ruberto, per anni presidente di Calabria Etica e oggi consigliere comunale a Lamezia Terme.

Ma la condotta posta in essere da Marano costituisce per gli inquirenti una ipotesi di peculato. Innanzitutto, trattandosi di un reato proprio, si evidenzia che Marano, con l'aggiudicazione dell'avviso pubblico è stato chiamato ad amministrare capitale pubblico (contributi comunitari, in particolare) e, pertanto, ha rivestito la qualifica di incaricato di un pubblico servizio, per come argomentato in premessa a proposito della società Cooperfin, divenuta concessionaria della Regione Calabria e gestore del fondo Credito Sociale.

Quella di Marano sarebbe una condotta appropriativa in senso stretto, atteso l'uso privatistico e personale che ha fatto delle somme sottratte alla progettualità del Credito Sociale. Marano si sarebbe impadronito dei fondi pubblici del Credito Sociale: in parte, per scopi di impresa, destinandoli alla "propria" M&M Management, in parte, investendoli in operazioni di rischio, in parte utilizzandoli per l'attività di finanziaria della Cooperfin, s.p.a..

In definitiva, Marano ha "svuotato" il conto corrente nr. 39434/63 dedicato al progetto "Credito Sociale" appropriandosi delle somme ivi presenti per un ammontare complessivo di euro 1.922.960,00 (euro 1.097.960,00 con operazioni confluite sul conto corrente ordinario della CooperFin SpA secondo lo schema 1 riportato supra ed euro 825.000,00 –di cui allo schema 4- trasferiti alla società svizzera W.B.T. West Bound Technologies Sarl), disponendo delle risorse comunitarie in questione come se fossero proprie per scopi d'impresa, privati e personali.

La restante parte delle somme accreditate sul conto corrente dedicato al progetto "credito sociale" (pari a circa € 500.000,00) sono le uniche effettivamente impiegata per le finalità proprie del progetto Credito Sociale.

Circostanze che gli inquirenti traggono dalle analisi documentali svolte dalla Guardia di Finanza, ma non solo. Anche le captazioni telefoniche registrano la "confessione" di Marano in ordine alla sottrazione del pubblico denaro, consentendo di individuare con precisione almeno due correi del piano criminale di distrazione dei fondi pubblici.

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Conversazione del 21 ottobre 2016

...omissis...

MARANO: Ah Bè, non ho, non ho più tempo, nel senso che io giovedì devo andare in Procura, o ho i soldi, o devo denunciare tutti. Questo è, punto. Non c'è, non c'è altro, io sto salendo a Roma con l'avvocato, io me ne devo scendere o con una notizia o con un'altra, perchè purtroppo ci hanno chiusi dodici ore la prima volta, dodici ore mo, non hanno avuto nessun dubbio su quello che è la regolarità della mia attività, hanno chiesto esplicitamente notizie sulla west... capo di ca..o, e li praticamente il tempo che loro accerteranno che non c'è nulla, che è stata una truffa, dicono che io, tu, Bruno ci siamo messi d'accordo e ci siamo fottuti ottocentocinquantacinque mila euro di fondi pubblici, punto. Questo è un dato di fatto. Quindi, ad oggi è così, siccome io sono con l'avvocato mio siamo stati convocati in, per giovedì, giovedì lui o va lì e dice che il fondo è stato ricostituito, oppure mi devo mettere a cantare per cercare di fare le cose e non mi ficcano dentro, perchè questa è truffa internazionale ....... tu, non è che te lo devo spiegare, tu sei un avvocato quindi sai benissimo.

SOGGETTO1: Come possiamo risolverlo questo, questo problema, perchè......

MARANO: Ah Bè, non ho, non ho più tempo, nel senso che io giovedì devo andare in Procura, o ho i soldi, o devo denunciare tutti. Questo è, punto. Non c'è, non c'è altro, io sto salendo a Roma con l'avvocato, io me ne devo scendere o con una notizia o con un'altra, perchè purtroppo ci hanno chiusi dodici ore la prima volta, dodici ore mo, non hanno avuto nessun dubbio su quello che è la regolarità della mia attività, hanno chiesto esplicitamente notizie sulla west... capo di ca..o, e li praticamente il tempo che loro accerteranno che non c'è nulla, che è stata una truffa, dicono che io, tu, Bruno ci siamo messi d'accordo e ci siamo fottuti ottocentocinquantacinque mila euro di fondi pubblici, punto. Questo è un dato di fatto. Quindi, ad oggi è così, siccome io sono con l'avvocato mio siamo stati convocati in, per giovedì, giovedì lui o va lì e dice che il fondo è stato ricostituito, oppure mi devo mettere a cantare per cercare di fare le cose e non mi ficcano dentro, perchè questa è truffa internazionale ....... tu, non è che te lo devo spiegare, tu sei un avvocato quindi sai benissimo.

SOGGETTO1: Come possiamo risolverlo questo, questo problema, perchè......

MARANO: Dobbiamo ricostituire il fondo. Ci vogliono in questo...., se dobbiamo chiuderlo, dobbiamo ricostituire il fondo e chiudere gli investitori, servono due milioni e mezzo, minimo e (balbetta) forse ce ne usciamo tutti tranquilli e sereni, sennò prima si prendono me e poi piano piano si prenderanno te, Bruno e via discorrendo. Questo è un dato di fatto, io l'ho detto dall'inizio, non si può cazzeggiare con i fondi pubblici.. non si può cazzeggiare coi fondi, noi abbiamo cazzeggiato con i fondi pubblici, in questo momento, e quindi siamo arrivati all'estremo della corda, io sono in preda, no al panico, di più, fortunatamente mi sta tenendo, mi sta stando vicino, l'avvocato mio, i due avvocati e quindi sto gestendo con raziocinio, sennò veramente ero proprio da, da, da essere criminale,.........criminale, perchè io mi trovo oggi ad essere il primo obiettivo, quando la magistratura sta indagando su tutt'altra cosa, oggi rischio di diventare artefice di una truffa di di fondi internazionale. Questa è una cosa che di cui, non so che dirti. Non ho un aggettivo quà, e mi dispiace perchè, da chi dovevo essere protetto, non sono stato protetto. Questa è la cosa, è il dato di fatto caro mio. Poi purtroppo di tutto si può parlare, però io in questo momento non ho altre "chance" per risalire. Sto salendo con il mio avvocato, quindi di parlare non parlo perchè nemmeno ce la faccio, sta guidando lui, immagina tu in che stato sono.

SOGGETTO1: Due due e mezzo perchè due e mezzo?

MARANO: Perchè dobbiamo ricostituire il fondo, e siccome mi hanno fatto, mi hanno di riflesso me l'hanno fatto anche sulla M&M e devo azzerare la posizione degli altri, associazioni e partecipazioni che sono state fatte, sennò di riflesso qualcuno va a cominciare a chiedere e incasino tutto, M&M, cooperfin, con tutti i filistei. In questo momento, questo è quello che oggi bisogna fare, o si ricostituisce il fondo e si pigliano le ....incomprensibile.... o sennò purtroppo io non so che....Ma non è che dipende da me, devo fare questo e purtroppo trascinerò tutti, perchè, così è. Ma, ma lo sapevate fin dall'inizio, lo sapevo dall'inizio com'era la cosa. Io vi avevo detto, sicuri, siamo sicuri, tutto apposto, possiamo andare, possiamo fare...... Io ho fatto l'errore di fidarmi, di professionisti e purtroppo oggi sono, intanto si prendono a me, poi dietro di me si prenderanno tutto quello che c'è, ma c'è il verbale, ce, non è che, c'è il verbale della guardia di finanza che parla chiarissimo, i primi due punti della transazione che sono state fatte, west bound, gruppo apc la quella cazzo di minchiata, dove ci sono ottocentoventicinquemila euro dal conto di credito sociale a questo......... qua, ora, siccome io ho ampliamente spiegato, come operazione finanziaria come utilizzo, se rientra il fondo e ricostituisco il fondo e probabilmente qualcosa uscirà, sennò purtroppo la trafila è quella....

(...)

In questa telefonata Marano, palesemente preoccupato, parlando col suo interlocutore, in più occasioni, asserisce di essere parte attiva, unitamente ad altri, di una "truffa internazionale" posta in essere "con fondi pubblici", facendo, pertanto, esplicito riferimento al denaro sottratto alla progettualità in rassegna ("io, tu, Bruno ci siamo messi d'accordo e ci siamo fottuti ottocentocinquantacinque mila euro di fondi pubblici, punto").

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di rilevare che tra Marano e la società svizzera intercorrono rapporti "apparentemente" commerciali/finanziari.

In merito, infatti, tra la documentazione acquisita dagli operanti presso gli uffici della CooperFin S.p.A. in data 19.10.2016, è stato rinvenuto un "Accordo Quadro", siglato a Roma in data 10.03.2016, tra la:

· Fondazione Santa Maria Goretti, Fondazione Ecclesiastica di diritto Pontificio, con sede in Città del Vaticano, 343 Cap: SCV-0012 Roma nella persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore Dellamotta Bruno, di seguito denominata per brevità come "Fondazione";

· W.B.T. West Bound Technologies sarl Syntesia, con sede legale in Losanna, in persona dell'Amministratore e legale rappresentante pro tempore Giovanna Testini, di seguito denominata per brevità come "Piattaforma";

· M&M Management Srl, con sede legale in Milano alla P.zza IV Novembre 4, e Direzione Generale in Belmonte Calabro (CS), alla via Carlo Pisacane snc, P.Iva 02777440781, in persona dell'Amministratore e legale rappresentante pro tempore Dott. Ortensio Marano, di seguito denominata per brevità come "M&M".

Con tale accordo, la Fondazione e la W.B.T., "sulla scorta del preesistente accordo bilaterale", congiuntamente, autorizzavano la M&M a cooperare con la W.B.T. medesima, nella raccolta e gestione di provviste finanziarie da destinare ad investimenti sul mercato internazionale, curando, nel contempo, tutte le fasi amministrative riguardanti l'analisi ed il perfezionamento di eventuali investimenti finanziari che la Fondazione stessa intendesse effettuare.

In particolare, per come si evince dallo scritto "...omissis...Premesso che la Fondazione è un organismo di diritto canonico le cui attività statutarie si rivolgono preminentemente alla realizzazione di iniziative, anche internazionali, in campo etico sociale...che la Piattaforma è una società operante nel campo dell'intermediazione finanziaria, le cui attività istituzionali si rivolgono alla raccolta ed alla gestione di provviste finanziarie da destinare ad investimenti sul mercato internazionale, anche nei settori del crowdfounding e del private equity...Chela M&M è una holding mista di partecipazione, che svolge attività di consulenza aziendale, finanziaria ed assicurativa operando, altresì, nel settore del Private equity venture capital...che,sulla scorta della reciproca condivisione delle rispettive missions istituzionali, le Parti ritengono che le proprie, ed autonome, attività statutarie possano essere oggetto di uno specifico accordo di collaborazione, al fine di realizzare attività di natura finanziaria o dirette alla fornitura di servizi, miranti all'allargamento dei rispettivi ambiti di operatività aziendale ed istituzionale, oltre che al miglioramento delle proprie performances aziendali...che in particolare, la Fondazione intende implementare nuove metodologie dirette al miglioramento della redditività derivante dai sistemi di raccolta di donazioni e costituenti parte integrante delle proprie entrate statutarie, in vista del potenziamento della propria capacità di finanziamento delle iniziative etico sociali poste a base della propria mission istituzionale...che la Piattaforma intende ampliare la platea dei potenziali aderenti alle proprie iniziative finanziarie, valorizzando a sua volta i profili etico sociali dei propri investimenti finanziari, in uno con il miglioramento delle performances aziendali complessive...che tra Fondazione e la Piattaforma é già operativo specifico accordo diretto a consentire alla Fondazione l'utilizzo degli strumenti finanziari gestiti dalla Piattaforma...Che è intenzione della Fondazione consentire alla M&M la possibilità di partecipazione agli strumenti finanziari gestiti dalla Piattaforma, nell'ambito del proprio accordo con la Piattaforma medesima...che la M&M intende collaborare alla realizzazione degli obiettivi perseguiti dalle altre Parti mediante lo svolgimento di attività operative dirette alla raccolta di provviste finanziarie da destinare alle attività di pertinenza della Piattaforma, curando, altresì, tutte le fasi amministrative riguardanti l'analisi ed il perfezionamento di eventuali investimenti finanziari che la Fondazione intenderà autonomamente effettuare presso la Piattaforma, oltre che a garantire e mettere a disposizione delle altre Parti tutti i servizi statutariamente effettuati da essa M&M...Tutto ciò premesso, tra le Parti, come in epigrafe

indicate, si conviene e si stipula quanto segue...omissis...La Fondazione e la Piattaforma, sulla scorta del preesistente accordo bilaterale, congiuntamente autorizzano la M&M a svolgere attività di natura esclusivamente finanziaria in riferimento ad attività gestite dalla Piattaforma medesima...omissis...".

Il giorno successivo alla stipula dell' "Accordo Quadro" (in data 11.03.2016), Marano stipulava un anomalo accordo con se stesso, in particolare, si tratta di un accordo tra la M&M Management s.r.l., nell'atto rappresentata dallo stesso Marano, e la CooperFin s.p.a., sempre rappresentata dal medesimo Marano. Si trattava di un "Accordo di Collaborazione" con il quale la M&M, sulla base dell' "Accordo Quadro" stipulato con i soggetti giuridici suesposti (Fondazione Santa Maria Goretti e West Bound Technologies sarl) conferiva alla CooperFin (quindi Marano conferisce a se medesimo) la facoltà di effettuare autonomamente investimenti finanziari tramite gli organismi societari parti del citato accordo quadro.

In particolare, per come si evince dallo scritto "Premesso...che la M&M ha stipulato in data 10.03.2016 un accordo quadro con la Fondazione vaticana S. Maria Goretti, con cui la medesima M&M è stata autorizzata ad operare investimenti finanziari in accordi di programma di pertinenza della Fondazione medesima...che è intenzione della Cooperfin Spa attivare iniziative di investimento finanziario in accordi di programma...che la M&M è disponibile a consentire l'ingresso diretto della Cooperfin Spa in accordi di programma gestiti attraverso gli organismi societari indicati come parti del citato accordo quadro...Le parti, come in epigrafe indicate convengono e stipulano quanto segue...Le premesse formano parte integrante del presente accordo...Per effetto della propria operatività nell'ambito dell'accordo quadro del 16.03.2016, M&M conferisce alla Cooperfin Spa facoltà di effettuare autonomamente investimenti finanziari diretti in accordo di programma, tramite gli organismi societari parti del citato accordo quadro...Quanto precede senza obbligo alcuno, da parte della Cooperfin Spa, a corrispondere in alcuna forma remunerazioni alla M&M per la facoltà concessa...La suddetta facoltà viene consentita alla Cooperfin Spa per il periodo di anni 1 (uno) decorrente dalla stipula del presente accordo...omissis..."

L'"Accordo di Collaborazione" per gli inquirenti è stipulato col mero fine di precostituire una sorta di giustificazione lecita all'esborso di denaro transitato in Svizzera. Ciò in relazione alla circostanza che il bonifico viene disposto dal conto corrente dedicato alla prefata progettualità acceso dalla CooperFin s.p.a. e non, ovviamente, dalla M&M Management.

Dagli approfondimenti investigativi effettuati dalla Guardia di Finanzaè stata rilevata l'esistenza, in Svizzera, delle seguenti due società aventi la medesima denominazione:

· West Bound Technologies W.B.T. Sàrl, avente sede a Losanna, Chemin du Devin 72, la cui compagine societaria è composta da tale Giovanna Testini, rappresentante legale, tale Liliane Mancassola,, socia e tale Antonella Valentini, socia;

· West Bound Technologies W.B.T. Sa'rl (Vgs All.to nr. 5), non meglio identificata, le cui quote sono detenute per il:

Ø 95% dalla società italiana Gruppo Internazionale Nuova Salute s.r.l., avente sede legale, domicilio fiscale e luogo d'esercizio a Roma in Piazza della Libertà nr. 13 P.IVA 12870271009, legalmente rappresentata, dallo 05.10.2015, da Mohsein Samia Mostafa, nato a Roma il 23/09/1983

Ø 5% da Mohsein Samia Mostafa.

A tenore del citato "Accordo Quadro", si potrebbe desumere che Marano intratterrebbe rapporti commerciali "reali" con la West Bound Technologies W.B.T. Sàrl riconducibile a Giovanna Testini.

Tuttavia, l'attività d'indagine ha consentito di giungere a tutt'altra conclusione.

La Guardia di Finanza, infatti, ha sviluppato i dati telefonici relativi alla conversazione telefonica individuando l'utenza con la quale si interfacciava il Marano.

La telefonata è stata originata da un'utenza fissa ntestata alla Gruppo Internazionale Nuova Salute s.r.l., società che, per come detto, partecipa al 95% proprio la società WEST BOUND TECHNOLOGIES SA'RL di cui si è fatto cenno in precedenza (non quella della Testini, di cui all'atto trascritto).

Inoltre, per come si rileva dai passaggi principali della conversazione, Marano, oltre all'interlocutore, fa riferimento a tale Bruno "io, tu, Bruno ci siamo messi d'accordo". La Fondazione Santa Maria Goretti risulta essere rappresentata, per la sottoscrizione dell' "Accordo Quadro", proprio da tale Bruno Dellamotta.

Pertanto, facendo segnato riferimento a quanto asserito dal Marano "li praticamente il tempo che loro accerteranno che non c'è nulla, che è stata una truffa, dicono che io, tu, Bruno ci siamo messi d'accordo e ci siamo fottuti ottocentocinquantacinque mila euro di fondi pubblici, punto...omissis...si prendono me e poi piano piano si prenderanno te, Bruno e via discorrendo. Questo è un dato di fatto, io l'ho detto dall'inizio, non si può cazzeggiare con i fondi pubblici.. non si può cazzeggiare coi fondi, noi abbiamo cazzeggiato con i fondi pubblici...omissis... perché stiamo parlando di truffa internazionale, con fondi, con fondi pubblici". Per gli inquirenti è di palmare evidenza come sia Giuseppe Castelli Avolio sia Bruno Dellamotta, fossero perfettamente a conoscenza della provenienza pubblica dei fondi trasferiti da Marano e come, d'accordo con quest'ultimo, abbiano distratto i fondi dedicati alla progettualità mutualistica posta in essere dalla Regione Calabria e denominata "Credito Sociale", per poi utilizzarli per scopi personali.

L'intercettazione, quindi, fornirebbe importante elemento di riscontro all'accordo tra Marano e Salerno. Infatti, Marano chiede all'interlocutore di reperire 2.500.000,00 euro per risanare il fondo del progetto Credito Sociale ("se dobbiamo chiuderlo, dobbiamo ricostituire il fondo e chiudere gli investitori, servono due milioni e mezzo, minimo"). L'interlocutore, ben conscio dell'importo della distrazione, chiede a Marano "due e mezzo perchè due e mezzo?" ed Marano, a riprova del sistema architettato con Salerno per beneficiare di denaro pubblico asserisce "Perchè dobbiamo ricostituire il fondo, e siccome mi hanno fatto, mi hanno di riflesso me l'hanno fatto anche sulla M&M e devo azzerare la posizione degli altri, associazioni e partecipazioni che sono state fatte, sennò di riflesso qualcuno va a cominciare a chiedere e incasino tutto".

Il riferimento alla M&M ed alle partecipazioni in un contesto in cui si parla della ricostituzione del fondo del progetto in questione va riferito inequivocabilmente alla partecipazione societaria nella Salerno Costruzioni, tesa a far riavere a Salerno i capitali dissimulanti il prestito architettato per coprire l'accordo corruttivo.