di Angela Panzera e Claudio Cordova - "Io la pratica ve l'ho accelerata, nel senso che queste operazioni le stanno facendo perchè ci abbiamo parlato, no ?". è l'11 febbraio del 2011. L'avvocato Antonio Marra, finito dietro le sbarre nel maggio scorso nell'ambito dell'inchiesta "Fata Morgana", sarebbe stato il trait d'union fra l'imprenditore Vincenzo Restuccia, di Vibo Valentia- più volte sotto tiro dal crimine organizzato- e il comune di Reggio Calabria. La vicenda è stata portata all'attenzione del Tribunale del Riesame reggino dal pm antimafia Stefano Musolino che ha depositato una nuova informativa sostegno dell'impianto accusatorio. Dalle carte della Guardia di Finanza reggina emerge l'interessamento da parte di Franco Pontorieri , ex presidente del Tribunale di Reggio Calabria ex presidente di Sezione della Corte di Cassazione nonché professore di diritto civile presso l'università Mediterranea. Il nome del magistrato era già spuntato nell'inchiesta sull' affaire Zappalà, che gli costerà infatti un rinvio a giudizio per falsa testimonianza nell'ambito della vicenda che ha visto condannare in primo grado a due anni e sei mesi di reclusione il cancelliere della Corte d'Appello reggina, Agatino Guglielmo, detto "Antonello", coinvolto nell'indagine sui presunti tentativi che la famiglia dell'ex consigliere regionale avrebbero messo in atto per tirar fuori dal carcere il congiunto, arrestato e condannato per corruzione elettorale, a causa delle visite nella casa di Bovalino del boss Peppe Pelle, cristallizzate nell'indagine "Reale". Il nome di Pontorieri torna quindi all'attenzione dell'Antimafia reggina quando il 25 gennaio del 2011 chiamerà l'avvocato Marra per sapere "se è possibile prendere un appuntamento con il Sindaco di Reggio Calabria ( Giuseppe Raffa n.d.r.), per poter chiedere il sollecito di un pagamento di somme a credito della ditta".
--banner--
Ponterieri: Il mio problema è questo c'è, un, un mio compaesano ...che è un'impresa di Vibo Valentia ...(incompr.) nato a Rombiolo
Marra: Eh .
P: che avrebbe bisogno di incontrarsi con il sindaco di Reggio Calabria ...perché gli vuole chiedere soldi a credito ...so che non gliene darà, però è possibile che...gli fissi un appuntamento per lui? Si chiama ...
M: Allora..
P: Vincenzo Restuccia.
M: io non so, io non so da, di che, di quale lavoro li accredita, io sono informato su com'è la situazione al comune...se sono del decreto Reggio è una cosa... se sono del comune è un'altra cosa
P: Ho capito
M: Dovremmo .ma, fatemi chiamare, che ci parlo io
P: Ah, si allora gli do il vostro numero?
M: Si, si, si... si perché
P: Va bene ...
Detto fatto. "Il Pontorieri – annota la Guardia di Fianza- prendendo in parola il Marra, comunica il suo numero di telefono al Restuccia il quale subito dopo contatta telefonicamente l'avvocato. Allo stesso spiega nel dettaglio il problema del credito vantato nei confronti del Comune di Reggio Calabria per la costruzione della rete idrica e di altri lavori che sono compresi nell'ormai noto Decreto Reggio. Il Restuccia fa presente che da troppo tempo il Comune sta tergiversando sul pagamento della somma e lui si trova in un periodo molto critico da un punto di vista economico. Specifica che è ricorso pure alla riserva per la quale è stata nominata una commissione che gli ha già riconosciuto tutto. Il Restuccia farà avere al Marra un fax nel quale viene esplicitato tutto quanto gli sta anticipando a voce.L'avvocato spiega pure che delle riserve sono state definite ed il Comune sta aspettando che vengano accreditate delle somme, nello specifico 20 milioni di euro dal Ministero dell'Economia. Il Restuccia fa presente al Marra che per lui è impellente riuscire ad avere un pezzo di carta che possa girare agli istituti di credito per tacitarli nell'immediatezza in attesa del vero e proprio sblocco delle somme. Il Marra, nel prosieguo della conversazione spiega che allora è di vitale importanza, farsi notificare il responso dell'arbitrato, che il Restuccia dichiara essere positivo nei suoi confronti e poi vedere il da farsi. Ovviamente il Marra assicura il Restuccia che provvederà a far stilare una lettera nella quale sarà specificato che è stata riconosciuta una somma e dovranno provvedere a pagarla". Da qui iniziano una serie innumerevoli di contatti telefonici fra i Restuccia e il legale il quale, considerato che la questione è "sponsorizzata" dall'alto magistrato", si impegna subito per cercare di risolvere la questione. Marra nel corso della telefonata intanto rassicura il Restuccia sull'interessamento e riferisce che ne parlerà con il suo collega Melissari, ossia Pasquale Melissari, avvocato e già commissario dell'azienda Calabria Lavoro, "che è l'avvocato del Decreto Reggio". Il Restuccia però ci tiene a precisare che il responsabile unico del procedimento era Marcello Cammera, architetto e dirigente di Palazzo San Giorgio. " Il Marra ad un certo punto della conversazione- è scvritto nell'informativa- fa capire al Restuccia che andrà a parlare con chi di dovere, cioè Cammera e Melissari , per vedere di sbrogliare il bandolo della matassa ma arriverà il momento in cui per poter avere delle risposte ufficiali ha bisogno di un qualcosa che lo autorizzi a rappresentarli nel giudizio contro il Comune, quindi gli si propone in veste professionale". Ed ecco che l'avvocato Marra chiede consiglio al suo storico amico Paolo Romeo il quale, da esperto legale, " gli suggerisce che evidentemente il Cammera, investito del problema, non ha ritenuto che la transazione proposta fosse di fatto congrua e/o allettante, anche perché con la ratifica se ne assumerebbe la responsabilità. Marra cogliendo la logicità dell' assunto del Romeo eccepisce comunque che in questo modo il Cammera sta tenendo in standby un qualcosa che ha bisogno di essere decretato in un senso o nell'altro e comunque attraverso l'istituto dell''arbitrato. Il Romeo fa anche notare al Marra che il Cammera se non ha decretato il tutto non è da addebitare alla copertura finanziaria perché per ciò che attiene il suo operato deve solo prendere in visione e valutare il tipo di transizione se meritevole di accoglimento o meno a prescindere dalla copertura finanziaria che spetta ad altro ufficio".
L'avvocato, che ha garantito a Pontorieri l'interessamento per la vicenda dell'imprenditore, si sarebbe adoperato quindi per sbloccare la pratica con Palazzo San Giorgio. In un'occasione si arrabbierà con l'imprenditore perché non è stato informato di una riunione che aveva anche come oggetto questa questione.
Marra: "Ma noi, siamo arrivati...voi siete arrivati a questa cosa con l'avvocato Melissari e l'architetto Cammera, per una serie di cose che abbiamo fatto ...poi, dopo c'è l'incontro per fare la transazione e io non lo so ...me lo devono dire loro ...perchè mi hanno chiamato ...dice ..ma insomma ...che .. che hai fatto..? Ci hai pressato per fare questa cosa e poi non sei venuto ..gli ho detto...ma non lo sapevo ... comunque".
Passano le settimane e "finalmente" l'avvocato sarebbe riuscito a ottenere un incontro con l'ex sindaco facente funzioni Raffa, in quel periodo alle prese con la campagna elettorale per la presidenza dell Provincia.
Restuccia: Avvocato, buonasera!
Marra : Massimo...pronto
R: Si!
M: Sono con ...sono con il sindaco!
R: Si.
M: Mi ha promesso che domani...lunedì mattina alle nove ce la firma ...!
R: Lunedì mattina ...?
M: Alle nove"
R: Si...!
M: ...quindi io appena la firma ti chiamo ...!
R: va bene ...!
M: ...e tu parti e vieni a prendertela ...va bene ...?
R: Va bene, grazie
Marra.Ciao.!
R: Grazie ...ciao.!
E infatti l'undici aprile finalmente l'imprenditore ritira il famoso documento con cui l'Ente si impegnava a riconoscergli il credito,. Allo stato delle carte la vicenda, è bene sottolinearlo, non ha alcun risvolto penale per i soggetti presumibilmente coinvolti. Ma ancora una volta emerge la circostanza che gli imprenditori, per ricevere delle somme che devono avere legittimamente, sono costretti a rivolgersi agli amici e ai potenti di turno per vedersi riconoscere i propri diritti. E di conseguenza i vari professionisti della società civile, come in questo caso il magistrato Pontorieri, non esitano a chiedere favori per le accelerazioni delle pratiche. La storia si ripete.