Due ergastoli e un'assoluzione: sono queste le condanne decise dalla Corte d'assise di Catanzaro per Francesco Tornicchio e Vincenzo Dattolo, imputati insieme ad Andrea Tornicchio per l'omicidio del piccolo Dodo Gabriele, il bambino di 11 anni ferito a morte sul campo di calcetto di Crotone nel 2009 e morto in ospedale dopo tre mesi di coma. Andrea Tornicchio è stato assolto dall'accusa di aver ucciso il ragazzino, ma per lui è arrivata la condanna all'ergastolo per l'omicidio di Michele Masucci, ucciso nel 2007.
Francesco Tornicchio ed il fratello Andrea e Vincenzo Dattolo sono stati condannati anche all'isolamento diurno. Dattolo e Andrea Tornicchio dovranno risarcire i familiari di Domenico Gabriele, il Ministero dell'Interno, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Calabria, la Provincia ed il Comune di Crotone, che si sono costituiti parte civile. La sentenza e' stata emessa al termine di una camera di consiglio duranta oltre otto ore. Al termine della requisitoria il pubblico ministero della Dda di Catanzaro, Salvatore Curcio, aveva chiesto la condanna all'ergastolo di Francesco e Davide Tornicchio e di Vincenzo Dattolo per la strage del campo di calcetto e la condanna sempre all'ergastolo di Francesco Tornicchio e Donatello Le Rose. I giudici hanno disposto anche la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Catanzaro per valutare l'ipotesi di reato di falsa testimonianza nei confronti di alcuni testi della difesa. Nella strage del campo di calcetto fu ucciso Gabriele Marrazzo, di 35 anni, che era il reale obiettivo dell'agguato. Domenico Gabriele fu ferito per errore e mori' a distanza di tre mesi nel corso dei quali non usci' mai dal coma. L'omicidio Masucci, invece, rientrerebbe nell'ambito di uno scontro tra cosche della 'ndrangheta crotonese. Alla lettura della sentenza hanno partecipato i genitori di bimbo ucciso che straziati dal dolore non hanno potuto trattenere le lacrime. Era presente anche una delegazione del Comune di Crotone ed una rappresentanza dell'associazione Libera.