Le persone arrestate questa mattina con l'accusa di estorsioni e danneggiamenti verso la "Biomasse Italia spa" di Strongoli, in provincia di Crotone, per ottenere aggiudicazione di lavori e rinnovo di contratti di forniture di servizi, appartengono tutte allo stesso nucleo familiare.
Si tratta di Giuseppe Tesoriere, 59 anni; Amedeo Tesoriere, 35 anni; Rosalba Tesoriere, 31 anni, e [OMISSIS per diritto all'oblio], i quali gestivano la Stt (Societa' trasporti Tesoriere) e la societa' cooperativa Petelia, entrambe con sede a Strongoli. Tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010 la societa' Biomasse aveva deciso di non rinnovare il contratto con la Stt per il trasporto su strada del legname necessario ad alimentare la centrale elettrica e per la movimentazione del materiale all'interno dell'azienda. La decisione dei dirigenti e' stata motivata oltre che per la qualita' del lavoro prestato perche' vi erano fondati motivi di ritenere che la societa' fosse infiltrata da soggetti appartenenti alla criminalita' organizzata.
Dopo l'esclusione della Stt erano iniziate vere e proprie attivita' intimidatorie nei confronti della societa' Biomasse, secondo gli inquirenti poste in essere direttamente dagli appartenenti alla famiglia Tesoriere, i quali, in piu' occasioni, avrebbero minacciato di morte il responsabile della sicurezza aziendale dell'impianto di Strongoli facendogli chiaramente intendere di agire in nome di un'organizzazione criminale, individuata dagli inquirenti nella cosca Giglio, che aveva il controllo su Strongoli. Per le continue pressioni e minacce ricevute, la dirigenza di Biomasse ha poi rinnovato il contratto annuale alla ditta Stt e alla cooperativa Petelia per il trasporto dei materiali della biomassa legnosa e la pulizia all'interno dello stabilimento. In proposito gli inquirenti citano due intimidazioni avvenute nell'aprile 2009 quando furono rinvenute due bottiglie con liquido infiammabile a ridosso della recinzione dello stabilimento. E ancora l'omicidio, avvenuto nel novembre 2007 in un capannone della centrale di Strongoli, di Michele Masucci, pluripregiudicato affiliato alla cosca Giglio, operaio alle dipendenze della cooperativa Petelia della famiglia Tesoriere. La presunta attivita' criminosa e' stata documentata dalle indagini, supportate da numerose intercettazioni, condotte dal Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Ciro' Marina e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.