E' sempre più plausibile l'ipotesi che i cadaveri ritrovati oggi a Mesoraca, nel Crotonese, siano quelli degli allevatori scomparsi il giorno di Pasqua a Petilia Policastro (Kr), Rosario e Salvatore Manfreda, padre e figlio, di 68 e 35 anni.
--banner--
Al ritrovamento, infatti, del primo corpo è seguito poi poco fa anche quello del secondo cadavere, all'interno di un sacco vicino ad un burrone ed in stato di decomposizione.
La zona in cui sono stati ritrovati è vicina sia all'azienda dei Manfreda, sia a quella di due delle tre persone gia' arrestate per il duplice omicidio nel luglio scorso, Pasquale e Salvatore Emanuel Buonvicino, di 51 e 20 anni, a loro volta padre e figlio, che li avrebbero uccisi per futili motivi, facendone sparire i corpi.
Con questi, va ricordato, fu arrestato anche Pietro Lavigna di 49 anni.
I due corpi verranno trasferiti adesso nell'obitorio dell'ospedale di Crotone per essere sottoposti ad esame autoptico al fine della loro identificazione e dell'accertamento delle cause della morte.
I primi accertamenti eseguiti con l'ausilio del medico legale, intervenuto sul posto, hanno consentito di stabilire che il primo cadavere che e' stato trovato e' di una persona di sesso maschile di circa 30-40 anni.
Per la scomparsa di Rosario e Salvatore Manfreda, i carabinieri, il primo luglio scorso, avevano gia' arrestato due persone, Salvatore Emanuel Buonvicino, di 20 anni, e Pietro Lavigna, di 50, mentre e' tuttora ricercato Pasquale Buonvicino, di 52 anni, padre di Salvatore Emanuel, che si troverebbe in Svizzera. All'origine della scomparsa e della successiva uccisione di Rosario e Salvatore Manfreda, secondo quanto e' emerso dalle indagini, ci sarebbero stati contrasti per problemi di confini di terreni.