Uno scontro armato fra opposti clan della 'ndrangheta a Scalea sarebbe stato sventato con l'esecuzione delle 38 ordinanze di custodia cautelare dell'operazione "Plinius". I clan Valente e Stummo, infatti, econdo quanto emerge dalle indagini, avevano raggiunto una tregua molto precaria intorno agli affari da spartirsi nel territoriod ella cittadina tirrenica. Ad interrompere il patto tra i boss Pietro Valente e Mario Stummo sarebbe stato il ritorno in liberta' di Luigi Muto, figlio dello storico boss di Cetraro, Franco.
Pietro Valente fu aggredito e percosso , in modo volutamente plateale, dagli uomini di Stummo, il giorno dopo la scarcerazione di Muto, tanto da essere costretto a trovare rifugio a Sala Consolina (Sa), dove avrebbe avuto l'appoggio di un noto narcotrafficante da sempre vicino a Franco Muto. Valente, lungi dall'accettare il ridimensionamento, sarebbe stato in costante contatto con i suoi sodali i quali, a loro volta , secondo quanto emerge dalle indagini, si recavano a Cetraro, quartier generale del clan Muto, evidentemente per essere autorizzati a compiere ritorsioni ai danni degli uomini di Stummo