Scuola, CGIL Cosenza: "Necessaria discussione a livello nazionale e locale per riapertura"

Affinchè si possa arrivare pronti all'apertura del prossimo anno scolastico, - si legge in una nota della CGIL Cosenza- senza alcuna compromissione dello stesso, è necessario che, sin da subito, si apra una discussione, a livello nazionale ed a livello locale, sugli aspetti da sottoporre a valutazione per poter progettare in tempo quella che sarà la scuola post Covid 19. Ciascun livello, per le proprie competenze, quindi, è chiamato a dire cosa ne sarà della didattica a distanza, se e come si intende investire sull'ampliamento degli organici scolastici, sulla formazione del corpo docente, se e come si intendono pianificare tempi e spazi delle attività educative e didattiche.

Da parte nostra consideriamo la didattica a distanza una parentesi determinata dall'emergenza sanitaria ed il cui ruolo, nel prossimo futuro, deve rimanere residuale rispetto alla didattica in presenza, perché, diversamente, significherebbe che non si sono operate scelte chiare e che i mesi trascorsi non sono serviti per la progettazione di un sistema educativo che possa definirsi inclusivo.

Da subito, Provincia, Sindaci e parti sociali devono avviare un percorso condiviso che parta dal censimento delle strutture in uso, quelle dismesse e quelle sottoutilizzate, e finalizzato ad un progetto di messa in sicurezza delle stesse per poterle rendere fruibili nel più breve tempo possibile

--banner--

È evidente, inoltre, che un sistema educativo non può finire al limitare di un'aula, e allora occorrerà prevedere in che modo enti locali, aziende dei trasporti e altri soggetti del territorio potranno facilitare la partecipazione dei bambini e ragazzi alle varie attività, curriculari e non, grazie ai servizi di mensa e trasporto, nonché alla realizzazione di attività culturali e artistiche maggiormente innovative.

Occorrerà prevedere una fornitura gratuita di "beni educativi essenziali" per la fascia di popolazione in condizione di svantaggio socio-economico: dovrà essere garantita a questo target la copertura economica del pasto nella mensa, una concessione in comodato d'uso gratuito dei libri scolastici, la distribuzione di voucher per l'acquisto del kit scolastico di prima necessità. Ed servizi sociali territoriali dovranno garantire un raccordo con le misure di contrasto alla povertà destinate alle famiglie.

Chiediamo che ci sia non una disputa sulle competenze, ma che si sia tutti disponibili a mettere le proprie prerogative a disposizione della collettività, ad iniziare dal Presidente della Provincia, sempre sensibile alle istanze della scuola, affinchè si faccia promotore di un tavolo di discussione collettivo di tutte le forze politiche e sociali, per garantire un diritto sancito dalla nostra costituzione, il diritto allo studio, che rappresenta la grande opportunità per una terra come la nostra.