Cosenza, Casa San Francesco: le misure contro la diffusione del Coronavirus

"Nell'evidenziare che alla data odierna non esistono 'casi sospetti', né 'casi probabili' di Covid 19 tra gli ospiti, gli operatori ed i volontari di Casa S. Francesco, né tra i loro conviventi; che nessuno di costoro è tornato dall'estero o da altre zone con conclamata presenza di focolai epidemici da meno di 45 giorni; constatando la messa in circolazione nella giornata di mercoledì 04 marzo u.s. di notizie mendaci e altamente pregiudizievoli rispetto al presunto contagio di un ospite della Casa, risultante piuttosto affetto da grave infezione di origine batterica; per gli effetti generati da tale scorretta informativa il presidente, il direttore, gli operatori ed i volontari di Casa S. Francesco esprimono pubblicamente profonda amarezza e dispiacere. Casa S. Francesco, nella totalità dei suoi servizi di assistenza ad un'utenza sempre più numerosa e caratterizzata da forme di disagio diverse ed oltremodo complesse, per cui si trova quotidianamente a fare fronte a non poche difficoltà ed imprevisti, caratterizza la sua Opera sull'intera area urbana di Cosenza, per la piena e seria collaborazione con le Autorità sanitarie e di pubblica sicurezza, con Istituzioni Pubbliche e Private, oltreché in ferma unità con la Chiesa Diocesana. Nell'affermare la volontà di restare in prima linea sulle frontiere del servizio ai poveri, Casa S. Francesco non si rassegna nel divenire preda della paura, che se ingiustificata, ha effetti ben più gravi di quelli del virus.

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"Per tale motivo comunica che non sarà prevista alcuna interruzione ai servizi di accoglienza e assistenza sia per l'utenza dimorante nelle strutture che per quella beneficiaria dei servizi esterni, ma recependo quanto previsto per la limitazione dei possibili contagi, adotterà le seguenti misure:
- Diffusione e condivisione delle regole emanate dal Ministero della Salute tra gli ospiti, gli utenti esterni, gli operatori ed i volontari, in ciascuna struttura ed ambiente; - Screening anamnestico delle nuove accoglienze al fine di individuare possibili sintomatologie influenzali o problemi respiratori associati a febbre e/o tosse; - Prosecuzione di ogni forma di assistenza medica di base e specialistica per ciascuno degli ospiti accolti; - Gestione degli accessi alla Mensa della Carità, al Servizio Docce ed Igiene Personale, in forma controllata, pur essendo i rispettivi locali caratterizzati da ampi spazi, ben areati ed igienizzati; - Presso il Centro "Ero nudo e mi avete vestito", temporanea sospensione delle attività di raccolta degli indumenti e di altri generi tessili usati, e regolare prosecuzione delle forme di distribuzione dei capi di vestiario esistenti agli indigenti. In questo particolare momento, Casa S. Francesco, alla scuola del Santo Poverello di Assisi, avverte la necessità di professare apertamente tutta la propria fede in Dio, nella consapevolezza che il suo Amore e la sua Provvidenza si rendano ogni giorno manifesti in tutti i gesti di carità e di servizio nei confronti dei poveri, nella cui carne Egli stesso è presente e vivo". E' quanto si legge in un comunicato stampa della Fondazione Casa San Francesco.