Terme, Lione: "Serve brand unico regionale"

In un momento in cui la qualità del vivere è sempre più centrale nella quotidianità delle persone, il settore termale, in forte espansione dal 2015,potrebbe creare in Italia nei prossimi tre anni 15.000 posti di lavoro, soprattutto attraverso la destagionalizzazione delle attività e l'ampliamento dell'offerta dei servizi. È alla luce di questi dati, importanti e confortanti, diffusi da Federterme, che non è più dilazionabile arrivare in tempi celeri ad una proposta e ad una presentazione nazionale ed internazionale, sotto un unico brand di comunicazione strategica e di marketing territoriale, della complessiva e distintiva offerta di servizi, di emozioni e di esperienze delle (attualmente sette) Terme storiche di Calabria. Con una priorità: investire in formazione ed esigere, su questa che è la vera emergenza nazionale, la massima attenzione delle istituzioni pubbliche a tutti i livelli.

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È quanto ha ribadito Mimmo Lione, amministratore unico di Terme Sibarite Spa nel Centro Storico di Cassano allo Jonio e di Terme di Galatro Srl incontrando nei giorni scorsi a Roma, al Senato,il Presidente uscente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci ed il Presidente designato Massimo Caputi (la cui elezione è fissata a dicembre prossimo), in occasione dell'importante evento promosso nella Capitale dall'associazione nazionale aderente a Confindustria e che riunisce le principali strutture termali italiane per i suoi 100 anni.

Intrattenendosi, insieme al Sindaco di Galatro Carmelo Panetta,anche con il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e con il presidente di Federturismo, l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti, il manager calabrese delle Terme dell'antica Sybaris ha condiviso con i vertici nazionali di Federterme l'opportunità di ospitare di ospitare in Calabria nei primi mesi del 2020, un grande evento interregionale di analisi, confronto e proposta sulle straordinarie occasioni di sviluppo turistico del termalismo, soprattutto per le regioni del Mezzogiorno.

Se si somma il numero dei dipendenti attuali (11.500 unità) a quello dell'indotto – ha spiegato il Presidente Jannotti – si arriva a quota 65.000. Il termalismo oggi, a cavallo tra cure e benessere, è un settore che può garantire con certezza una crescita stabile dell'occupazione nei prossimi anni. Il numero degli stabilimenti termali attivi in tutta Italia è di 323. Secondo i dati provvisori di Federterme nel 2018 – è stato illustrato nel corso dell'evento nel quale è stato anche presentato il libro della professoressa Annunziata Berrino, dal titolo Federterme, un secolo di industria e cultura termale – i ricavi totali si sono avvicinati a quota 760 milioni di euro: quelli delle cure termali convenzionati sono stati pari a 118,9 milioni e quelli dei servizi complementari pari a 639,5 milioni. Il numero dei clienti supera di poco la soglia dei 2 milioni e790 milioni ed è costituito per l'88% da italiani e per il rimanente 12% dagli stranieri.

Negli ultimi anni, inoltre, si è verificato un significativo ringiovanimento della clientela delle terme: la percentuale di persone con più di 65 anni è scesa sotto il 10% mentre è salita a oltre il 35% quella di persone di età tra i 30 e i 50 anni. – Cassano allo Jonio (Cs) e Galatro (Rc) – è emerso nel corso della presentazione – fanno parte dei 154 i comuni italiani che dispongono di stabilimenti termali. E le regioni dove si concentrano di più sono Veneto (28,2%), Campania (23,8%), Emilia Romagna (7,1%), Toscana (6,2%), Lazio (4%) e Lombardia (3,7%).

Nel corso dell'evento è intervenuto anche il sottosegretario di Stato al ministero dell'Economia Pier Paolo Baretta sottolineando che è fondamentale intraprendere un percorso nel quale ci sia un itinerario fiscale per lo sviluppo di questo settore ed evidenziando l'importanza degli investimenti per gli stabilimenti termali, da considerare come un patrimonio storico. – Il vero problema è la formazione – ha detto Massimo Caputi, manager della società di investimenti Feidos che due anni fa ha rilevato insieme col fondo americano York Capital le Terme di Saturnia, in Maremma hotel e piscine tra le più conosciute al mondo, con 100 anni di storia. Oggi l'Italia, e in particolare la Toscana, non è in grado di rispondere alle esigenze del turismo, dai profili più bassi a quelli alti. E infatti i nostri figli e nipoti riempiono le scuole svizzere che svettano in questo campo.