di Francesca Gabriele - Il presidente del Coni Calabria le ha rinnovato la nomina per il quadriennio olimpico 2017/2020, ma i riconoscimenti per la bella avvocatessa cosentina non si fermano a questo e nel corso dell'intervista ce li siamo fatti elencare tutti. Una donna solare, dai tanti interessi, vulcanica, di forte personalità quanto dolce. Intervista a largo raggio con Francesca Stancati.
Di recente lei ha scritto "La nostra Terra ha bisogno di persone che sognano grandi imprese. Quando questi sogni prendono forma, diventano una splendida realtà, come la Sila3vette. Una gara speciale di 30 km in notturna, in Sila, in bici, sci o a piedi". Parto proprio da questo concetto per iniziare l'intervista: a suo pare com'è andata quest'anno la stagione sciistica in Sila?
La Sila quest'anno ha potuto offrire il meglio di se in un periodo troppo ristretto. Purtroppo gli impianti di Camigliatello sono stati aperti con un po' di ritardo, ma so che le piste sono state ben battute e che la neve è stata preservata a lungo, per cui si è sciato discretamente. Per ciò che attiene gli impianti di Lorica è meglio evitare qualsiasi commento, poiché non si possono tener, ancora per un anno, gli impianti chiusi, soprattutto quando vi sono stati grossi investimenti. E' una situazione che va risolta con urgenza e non bisognerà attendere l'arrivo del prossimo inverno per consegnare alla popolazione un patrimonio sciistico qual è quello di Lorica.
Lei ha anche partecipato ad una gara regionale in quel di Villaggio Palumbo, sempre nella Sila del Cosentino, che impressione ha avuto anche sul piano organizzativo?
Quale delegato Coni sono stata invitata ad una gara regionale a Villaggio Palumbo e, devo dire, che ho notato una buona organizzazione e un buon innevamento, con una buona affluenza di sciatori, anche di fuori Regione. Pur essendo un'ambientalista convinta, devo però ammettere che il sogno di vedere queste località unite da un comprensorio, che vada di montagna in montagna, non l'ho ancora abbandonato. Se nelle regioni del Nord ciò è stato possibile, con impatti ambientali limitati, perché non poterlo fare anche nella nostra Terra? Ciò richiamerebbe tanti sciatori e tanti turisti poiché la nostra offerta sarà, di certo, competitiva rispetto alle altre Regioni.
Quanto potrebbe essere ancora valorizzato oltre a quanto detto questo territorio che offre tutto quanto la motagna possa regalare agli appassionati?
Oltre allo sci alpino, anche lo sci nordico quest'anno ci ha regalato grandi soddisfazioni, i vari impianti presenti nella nostra Regione sono ben organizzati e molto fruibili dagli appassionati. Investire ancor di più in questo settore potrà darci ulteriori soddisfazioni. Oltre ciò, quest'anno abbiamo avuto il piacere di ospitare a Camigliatello una delle gare più incredibili che esistano, la Sila 3 vette. Questa competizione ha richiamato atleti da tutta l'Italia e anche da altri Paesi, consentendo alla nostra Sila di essere, per due giorni, protagonista di una delle sfide più dure del mondo. Idee come questa dovranno esser portate avanti e rese degli appuntamenti fissi, tanto da richiamare ancor di più l'attenzione sulla nostra bella Calabria.
Lei è una donna instancabile: calcio, scii, l'abbiamo vista di recente giocare con dei delfini in una sorta di danza acrobatica. Quanta passione c'è dietro tutto questo?
Ho praticamente fatto tutti gli sport che mi sono "passati sotto mano". Sin dal Liceo partecipavo ai campionati studenteschi, in tante discipline, dalla corsa campestre, alla velocità, allo sci e addirittura al Lancio del peso che mi ha dato la soddisfazione di arrivare alle fasi nazionali, svoltesi a Montecatini, classificandomi tra le prime trenta. Ho fatto 5 anni di Tennis, 2 di Basket, pallavolo ed altri ma la mia passione è sempre stata il calcio. Da piccola giocavo nel cortile sotto casa ed ero l'unica donna tra tanti maschi di cui ho guadagnato il rispetto. Ho, purtroppo, iniziato a giocare a calcio in una squadra molto tardi, dopo la laurea, ed è stato davvero casuale. In occasione della laurea di un amico, ho conosciuto una ragazza che giocava nel Cus Cosenza e mi sono convinta a provare. Da allora è stata una passione che mi accompagna ancora oggi. Ho avuto la soddisfazione di giocare in serie A ed A2 di calcio a 5 e di calcio a 11 e, alla fine è andata bene, anche se ho iniziato tardi.
E' nata da tutto questo l'idea di aprire una Scuola calcio femminile?
Per evitare che le ragazzine che vogliono giocare a calcio, non trovino una squadra, dal 2010 ho aperto al Real Cosenza, insieme con altre calciatrici, una Scuola calcio solo femminile, che oggi conta circa venticinque atlete. La passione per lo sport sorregge in ogni momento, qualsiasi mia attività. Pur di praticarlo e farlo praticare, mi divido tra i vari impegni che ho assunto, con sacrificio ma con grande determinazione.
Tanti anche i riconoscimenti: il più importante del 2016?
Sono stata nominata delegato del Coni della Provincia di Cosenza nel dicembre 2015, ma in effetti posso annoverarla come una delle più grandi soddisfazioni sportive del 2016. In questo anno ho avuto l'onore di rappresentare lo Sport della provincia di Cosenza a tutti i livelli, in qualsiasi luogo e per qualsiasi sport. Per costume non mi sottraggo mai agli impegni pertanto, quest'anno trascorso, ho girato in lungo e in largo la nostra immensa provincia, conoscendo luoghi e realtà sportive, che non avevo idea esistessero. Ho ampliato ancor di più i miei orizzonti sportivi, cercando di onorare con la mia presenza, l'impegno di chi crede nello sport e ci mette tanto sacrificio per la sua promozione.
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Ci sono anche altre soddisfazioni datate 2016...
Il 2016, mi ha regalato poi altre soddisfazioni, sempre in ambito sportivo. Ho ricevuto la Stella di bronzo al Merito sportivo, direttamente dalle mani del Coni presidente Malagò e dal presidente regionale Condipodero e ho avuto anche la nomina quale allenatrice del Centro tecnico federale di Catanzaro. Nell'ambito di un più ampio progetto della Figc, a carattere Nazionale, ogni lunedì sono a Catanzaro per allenare, insieme ai miei colleghi, quattro selezioni, tra cui una femminile.Ultima, ma non meno importante soddisfazione, è stata quella di esser nominata selezionatrice della Rappresentativa territoriale di Calcio femminile. Questa rappresentativa, coinvolge la Campania, la Basilicata e la Calabria e la selezione da me guidata, parteciperà ad un Campionato nazionale, con gli altri territori.
Nel 2017 l'attende anche un altro importante incarico...
Oltre a questo onere avrò anche l'onore di esser selezionatrice della Nazionale Under 15 femminile di Calcio, al fine di segnalare i migliori talenti del nostro territorio al Club Italia.
Come concilia l'essere donna, avvocato e gli impegni del privato con lo sport?
Essere donna o uomo non è influente, quando si vuole fare qualcosa. Appartenendo al genere femminile, però, ho la predisposizione ad essere multitasking e a riuscire a gestire il mio tempo ed i miei impegni, anche a due alla volta. L'unica cosa che ne ha risentito, di questi mille impegni è lo sport praticato. Purtroppo non avendone il tempo (e avendo anche quasi quarantacinque anni), trascuro quella che è la mia vera passione, ossia le scarpette ed il campo da calcio. Provo a non trascurare la mia vera professione che è l'avvocato, che mi consente, essendo libero professionista, di gestirmi il tempo in autonomia.
Pensa lei abbia più difficoltà rispetto ad un collega uomo?
Le donne, in genere hanno più difficoltà, soprattutto ad affermarsi nella dirigenza sportiva. Abbiamo ancora un retroterra culturale che prevede, nell'immaginario, ai vertici del potere gli uomini. Piano, piano qualcosa sta cambiando ma, per esser apprezzata devi vincere la diffidenza e devi dare molto di più di quanto farebbe un uomo. Essendo stata il primo presidente provinciale del Coni Donna, ho dovuto, certamente, guadagnarmi il rispetto che, a distanza di un anno sento di aver ottenuto.
Chi è Francesca Stancati nel privato?
Il mio privato è abbastanza pubblico. Sono una persona abbastanza allegra ed i miei fratelli mi definiscono "la buona" perché sono quella che è sempre disponibile nei confronti di tutti, ho un rapporto stabile, una gatta di nome Delice e una famiglia che mi ha sempre sostenuta. Sento di avere le spalle larghe e provo a non abbattermi per nulla. Sostanzialmente sono un'ottimista.
Quale altro riconoscimento si aspetta per il 2017?
Il primo, prestigioso, è già arrivato. Il presidente del Coni Calabria, ha rinnovato la mia nomina per il quadriennio olimpico 2017/2020. Questo, per me, è un riconoscimento incredibile perché sancisce la bontà del lavoro svolto fino ad ora.