"I fatti, purtroppo per il Sindaco di Cosenza, sono testardi.
Il sequestro da parte dell'Arma dei Carabinieri dell'area archeologica di Piazzetta Toscano assume, infatti, un valore quasi simbolico delle non scelte e delle scelte sbagliate di questa amministrazione.
Mentre si annunciano in pompa magna, tra le contestazioni degli esperti del settore a livello internazionale, gli scavi alla ricerca di tesori che non ci sono, si inaugurano statue ad un re la cui vicenda legata a Cosenza è più mito che storia, si spendono quasi 500mila euro per le luminarie, il patrimonio archeologico e culturale reale, storicamente accertato e rinvenuto della nostra città è abbandonato all'incuria e sommerso dai rifiuti.
Auspichiamo che le indagini connesse al sequestro accertino in tempi brevi le responsabilità di chi, per dolo o inerzia o sciatto disinteresse ha consentito che questo scempio avvenisse.
È tuttavia indubitabile che il sequestro di Piazzetta Toscano ci consegna anni di manutenzione ordinaria non garantita, persino di mancata raccolta dei rifiuti che dovrebbe essere effettuata a prescindere se un'area è di interesse storico-archeologico o meno.
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I proclami del Sindaco sulla valorizzazione del Centro storico attraverso il turismo culturale appaiono quindi in tutta la loro inconsistenza propagandistica: a meno che dopo la proposta del Museo dedicato ad Alarico non si intenda avanzare anche quello da dedicare alla monnezza !!!
Piazzetta Toscano rappresenta l'ennesima dimostrazione di un disinteresse strutturale dell'Amministrazione Occhiuto verso il Centro storico e il suo reale patrimonio storico, archeologico, artistico e culturale.
E' con queste credenziali che Cosenza vuole aspirare ad essere riconosciuta come capitale europea della cultura ?". Lo afferma il segretario del circolo Pd di Cosenza Gabriele Petrone.