Il reggente della cosca "degli zingari" di Cosenza della 'ndrangheta, Franco Bruzzese, si é pentito decidendo di collaborare con la giustizia. Le sue dichiarazioni hanno già portato ad un primo risultato con l'arresto di Ettore Sottile, di 26 anni, accusato di omicidio ed occultamento di cadavere. Nei confronti di Sottile è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del giudice per le indagini preliminari distrettuale di Catanzaro, che ha accolto la richiesta della Dda. Sottile è anche ritenuto il contabile della sua cosca di appartenenza ed è accusato di avere preso parte all'omicidio del boss Luca Bruni, compiuto il 3 gennaio del 2012 a Castrolibero (Cosenza). Il boss Franco Bruzzese, dopo essere stato latitante per alcuni mesi, era stato tratto in arresto nell'agosto del 2012. Da circa un anno gli era stato applicato il regime carcerario del 41 bis.
Risale a pochi giorni fa il primo verbale del nuovo collaboratore di giustizia Franco Bruzzese reggente della cosca di 'ndrangheta degli Zingari di Cosenza. Sottoposto al carcere duro da poco più di un anno, il boss ha iniziato la sua collaborazione parlando dell'omicidio di Luca Bruni. Con le sue dichiarazioni Bruzzese ha confermato la ricostruzione che già era stata fatta durante le indagini dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni, confluite nell'inchiesta che ha portato a processo 47 persone (35 in abbreviato e 12 con rito ordinario). Bruni venne attirato in una trappola da Adolfo Foggetti e Daniele Lamanna con il pretesto di un incontro con Franco Presta ed Ettore Lanzino, all'epoca dei fatti latitanti. Maurizio Rango, Daniele Lamanna e Adolfo Foggetti avrebbero non solo organizzato il delitto, ma anche "preso parte alle fasi esecutive dell'omicidio nonché all'occultamento del cadavere". Un ruolo attivo, secondo quanto dichiarato dal nuovo collaboratore, lo avrebbe avuto anche il 26enne Ettore Sottile, raggiunto oggi da un'ordinanza di custodia cautelare con le ipotesi di omicidio e occultamento di cadavere. Bruzzese avrebbe, invece, lui stesso confermato il suo ruolo di mandante del delitto. L'omicidio di Luca Bruni sarebbe stato deciso per bloccare la sua ascesa criminale e per evitare che potesse iniziare a collaborare con la giustizia. Le dichiarazioni di Bruzzese hanno portato all'ordinanza emessa oggi dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Perri, che ha accolto la richiesta dei procuratori aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto e del sostituto Pierpaolo Bruni. Le indagini sono state svolte congiuntamente dal Nucleo investigativo dei carabinieri e dalla Squadra mobile di Cosenza. Il provvedimento cautelare è stato notificato a Ettore Sottile nel carcere di Catanzaro, dove si trova detenuto. Soddisfazione è stata espressa dal procuratore aggiunto Bombardieri. "Le recenti dichiarazioni di Bruzzese - ha detto - ci permettono di rafforzare quanto posto alla base delle accuse che hanno già portato alla disarticolazione della cosca Rango-Zingari. La collaborazione del nuovo pentito è ancora all'inizio, ma rappresenta sicuramente un fatto importante". (ANSA).