Inaugurazione anno giudiziario a Catanzaro, il procuratore generale Lucantonio: “Fondamentale coprire organici”

catanzaro procura"E' comico che le sezioni di polizia giudiziaria delle Procure della Repubblica del Distretto, gia' sottodimensionate rispetto alla media nazionale, siano quasi per la meta' sguarnite e che nessuno ponga rimedio a questa problematica. E' ancora piu' significativo poi che una serie di vuoti nel personale amministrativo vengano colmati altrove e solo poi qui. E' vero che noi siamo il profondo Sud e che Cristo si e' fermato ad Eboli, ma e' anche vero che qui e' stato versato il sangue di magistrati, poliziotti, funzionari dello Stato, avvocati e anche di altri che hanno fatto il loro dovere non nel proprio interesse ma nell'interesse di qualcuno altro che dovrebbe essere lo Stato, che questo se lo deve ricordare sempre e non ogni tanto, quando c'e' la passeggiata da cerimonia". Il procuratore generale di Catanzaro, Giuseppe Lucantonio, si e' insediato lo scorso 29 novembre ed oggi ha relazionato per la prima volta in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario. Lucantonio si e' rivolto in piu' occasioni a Roberto Tartaglia, delegato del Ministro della Giustizia, sottolineando "lo stato di abbandono da parte dello Stato in cui versa la Calabria".

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Il Pg, riferendosi al lavoro del personale amministrativo ha parlato delle "carenze" che sta rilevando a Catanzaro, "una citta' - ha detto - in cui non c'e' un servizio pubblico per portare persone al lavoro e dove sono anni che alcuni uffici giudiziari non hanno un posto auto. Bisogna venire a piedi a lavorare e fare la processione". "Da quando sono qui - ha detto ancora Lucantonio - ho avuto a che fare con un solo processo, quello cosiddetto Rinascita Scott, che si tiene, tra l'altro, in questa stessa aula, che sembra un miracolo. E speriamo che non resti un miracolo isolato perche' ho questa preoccupazione. In Rinascita Scott ci sono numeri da maxi processo di vecchia data. Fino adesso ci sono state gia' alcune sentenze di condanna che hanno condiviso la maggior parte delle richieste della pubblica accusa ed altre, invece, che non sono state condivise. C'e' massimo rispetto per le tesi della difesa e per le tesi dell'accusa. Non voglio sbandierare oggi i dati di produttivita' di questo Distretto, che sono stati pagati con la salute e l'impegno dei magistrati. Abbiamo tante sedi giudiziarie sparse nel Distretto e la singola indisponibilita' di un giudice che va in maternita' o di un collega che ha un problema di salute o che ha fatto una piccola pronunzia su un fatto precedente, crea una serie di incompatibilita' che paralizzano i Tribunali. Aggiungiamo il turn over e tutto il resto e mi chiedo dove andremo a finire. Ogni giorno, ostacoli, difficolta' e criticita' ci fanno lavorare al 50. I magistrati onesti sono quelli che hanno il ruolo difficilissimo di essere garanti in realta' quotidiane in un contesto territoriale pieno di problematiche sociali e criminali di altissimo livello. In questa terra, consentitemi, un po' dimenticata, dove hanno preso il posto di uno Stato che l'ha parzialmente abbandonata, associazioni coperte, poteri deviati, criminalita' organizzata e non, il danno e' stato fatto a chi? Non solo a tutti noi dello Stato, ma soprattutto ai cittadini calabresi onesti, che sono migliaia, molti dei quali hanno paura ma non parlano perche' sono rassegnati. La rassegnazione e' il peggiore dei mali ed un fenomeno al quale qualcuno deve porre un attimo di attenzione perche' una persona rassegnata e' una persona impotente, che non esige il proprio diritto e che, soprattutto, dimentica qualche volta di fare il proprio dovere. Ci vorrebbe una vicinanza dello Stato e delle istituzioni. Lo Stato ci deve essere dove e' necessario, cosi' come e' necessario che le forze dell'ordine siano rimpinguate. Abbiamo situazioni investigative di polizia giudiziaria in cui, quei pochi che ci sono, sono ridotti allo stremo e questo nessuno lo dice con forza. E quando qualcuno lo dice con forza, finisce per essere chiamato pazzo. Bene, allora e' arrivato un altro pazzo in questo Distretto perche' se non ci date gli strumenti per andare avanti sappiate che non siamo colpevoli noi, siete colpevoli voi che non ci avete dato mezzi. Il Procuratore generale si e' rivolto ai rappresentanti dello Stato presenti alla cerimonia per fare "qualche 'richiestina' perche' questa cerimonia - ha detto - non sia solo dati, saluti e tante belle parole, ma un impegno per tutti quelli che ci sono e non solo per il Consiglio superiore della magistratura e per il Ministero, ma anche per tutti i rappresentanti della forze dell'ordine che sono soggette al turn over e dopo avere investigato sono costrette ad andare altrove".

Calabria, come lo e' stata alcune volte in Sicilia, e deve anche essere mirata. Non si puo' stare in Tribunale con scoperture. Da Catanzaro stanno per andare via 6 giudici per le indagini preliminari. Questo significa che se ci sono richieste di archiviazione, di giudizio, di custodia cautelare, aspetteranno altri anni, con persone che stanno li ad aspettare o di essere assolte, o di essere giudicate, o di essere arrestate o di vedere la richiesta del loro arresto rigettata perche' abbiamo torto. Ma come si puo' chiedere alla meta' di un organico di un ufficio giudiziario di provvedere in tempo? Se siamo stati virtuosi e' perche' si e' buttato il sangue, ma la gente sta scappando perche' non ce la fa più".