Catanzaro, Pitaro incontra Spirlì e la presidente dell'Associazione Ra.Gi. Sodano: "Necessaria una solida rete di supporto per le persone con demenza e le loro famiglie"

«È stato un incontro ricco di spunti di riflessione sui temi delle demenze e delle difficoltà che le famiglie, spesso lasciate sole, debbono fronteggiare». Lo ha detto il consigliere regionale Francesco Pitaro nel corso di un incontro che si è svolto in Cittadella regionale con il presidente della Regione Nino Spirlì e il presidente dell'Associazione Ra.Gi. Elena Sodano. «L'appuntamento – ha aggiunto – è servito a mettere in contatto con il vertice della Regione una realtà come la RaGi che dal 2008 si spende notevolmente sul territorio calabrese in favore delle persone con le demenze e delle loro famiglie e che ha dimostrato, in maniera concreta, come si possa fare tanto, se solo si rivolge la propria professionalità verso la risoluzione di problemi nei confronti dei quali la politica è spesso assente e distratta». Nel corso del colloquio, Pitaro ha chiesto notizie al presidente Spirlì del tavolo tecnico per le demenze previsto dal piano nazionale nella Gazzetta Ufficiale del 2015. «Un punto importante da cui partire – ha sottolineato – se vogliamo costruire una solida rete di supporto e protezione per le persone con demenza, che veda insieme tutti coloro che, a vario titolo e ruolo, hanno messo fattivamente le proprie radici professionali in favore di un bisogno che angustia tantissime famiglie calabresi».

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Ad avviso della presidente della RaGi Sodano: «Le famiglie che curano un proprio caro con una demenza non meritano più il silenzio atavico istituzionale o le decisioni prese senza concertazione alcuna, com'è accaduto fino a oggi. Per cui, ringrazio l'impegno che il consigliere Pitaro sta dimostrando nel portare avanti, al nostro fianco, una battaglia principalmente culturale e il presidente Spirlì, che si è dimostrato fin da subito un interlocutore attento verso la problematica evidenziata, assicurando la sua vicinanza a una situazione spesso assurda che penalizza principalmente le famiglie che si trovano nei piccoli paesi dell'entroterra calabrese. Ed è proprio lì che occorre anche intervenire con una progettualità ad ampio respiro, perché le demenze rappresentano un problema sul quale occorre adoperarsi a livello sanitario ma anche sociale, economico, psicologico».

In una visione che ritiene che ogni incontro debba avvalersi di un dialogo sano e privo di ogni convenzionalità, Spirlì e Sodano fin da subito hanno parlato «di una filosofia di cura delle demenze diversa ma possibile anche in Calabria». «Una cura – ha concluso il presidente Spirlì – che sia umanamente solidale e costruttiva, ricca di spessore umano e che abbia come unico punto di riferimento il supporto nella sofferenza. La dott.ssa Sodano sta compiendo un'opera meritoria per difendere la dignità umana delle persone con demenze e delle loro famiglie. La ragione del mio seppur breve mandato è quella di una politica che sappia parlare alla gente con onestà e lealtà. La miccia della prima opera rivoluzionaria è stata accesa dalla presidente Jole Santelli. Io sto tentando di portare avanti questo cambiamento».