Il gip di Reggio Calabria ha chiesto dopo l'operazione odierna sul narcotraffico internazionale, alle autorità statunitensi l'arresto ai fini estradizionali, con l'accusa di associazione a delinquere, della famiglia di Gregorio Gigliotti.
Il provvedimento riguarda lo stesso Gigliotti - per gli investigatori l'uomo di collegamento tra la mafia newyorkese e la 'Ndrangheta reggina - sua moglie Eleonora, e suo figlio Angelo. Marito e moglie sono detenuti negli Stati Uniti con l'accusa di traffico di droga, mentre il figlio Angelo, dopo aver pagato una cauzione di 5 milioni di dollari, è libero.
Gigliotti, ristoratore calabrese residente a New York, è considerato uno dei vertici di una organizzazione internazionale di droga legata alla 'ndrangheta calabrese. Fu il protagonista nei mesi scorsi, della macabra telefonata intercettata nella quale discuteva con la miglie e confessava: "Una volta mi sono mangiato un pezzo di rene e un pezzo di cuore".