La Direzione Investigativa Antimafia di Torino ha sequestrato beni per 6 milioni di euro a Vincenzo e Massimo Verterano. Attraverso l'attività d'indagine è stata ricostruita la cronistoria criminale dei fratelli Verteran che li vede, negli anni '80, affiliati alla famiglia degli Aquino di Marina di Gioiosa Jonica (RC) appartenente al sodalizio Ierinò/Commisso/Coluccio/Pesce. Gli stessi vengono coinvolti in numerose vicende criminali di levatura internazionale che vedono interessate agenzie investigative quali l'FBI la DEA e l'ICE Messicana.
Le loro attività delinquenziali hanno inizio in Calabria e proseguono con il loro trasferimento definitivo nella provincia di Torino. Nello specifico, i fratelli Verterano vengono coinvolti in numerose operazioni di Polizia riguardanti il traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Per coprire e giustificare il denaro provento delle loro attività illecite, gli stessi creano e realizzano in questa regione attività commerciali che nel concreto non hanno mai prodotto reddito.
E' stato ricostruito il loro patrimonio mobiliare ed immobiliare, costituito da beni loro intestati o di proprietà di congiunti ed affini. Il procedimento si concretizzava con il sequestro preventivo di tutti i beni individuati e si concludeva con l'emissione del dispositivo di confisca di 3 unità abitative e relative pertinenze, un'autorimessa con relativa terreno utilizzato per attività di demolizione, numerosi appezzamenti di terreno tutti ubicati Torino e provincia, nonché un cascinale con appezzamenti di terreno in Marina di Giosa Jonica (RC). L'ammontare complessivo dei beni risulta essere di circa 6 milioni di euro.