«Chi ha eletto a propri nemici i cacciatori e gli agricoltori gioisce per un decreto cautelare che non boccia il calendario venatorio ma sospende, semplicemente, l'apertura della caccia alla tortora e alla quaglia. Insomma, una evidente strumentalizzazione a fini elettorali».
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Lo dice l'Assessore regionale all'Agricoltura, Gianluca Gallo, commentando le parole della coalizione di centrosinistra in riferimento al provvedimento con cui il Tar Calabria, chiamato a pronunciarsi su un ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste, ha accolto la richiesta di sospensiva della caccia alla tortora ed alla quaglia. «Tale decisione, che naturalmente rispettiamo – dice Gallo – è racchiusa in un decreto assunto in assenza di contradditorio, il giorno stesso della presentazione del ricorso. Nelle prossime settimane si terrà l'udienza alla presenza delle parti ed in quella sede la Regione potrà esprimere compiutamente la propria posizione». Aggiunge Gallo: «Nella redazione del calendario venatorio si è tenuto conto delle indicazioni dell'Ispra e di precedenti sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. In ogni caso, il calendario non viene meno per tutto il resto, ad esempio per quanto riguarda la caccia ai cinghiali, unico strumento per arginare un'emergenza che è ormai questione sanitaria e di ordine pubblico, particolarmente avvertita dagli agricoltori e ormai dall'intera collettività». Chiosa l'Assessore Gallo: «Su queste questioni ci sarebbe da attendersi senso di responsabilità. Invece, si registrano virulente prese di posizione del centrosinistra, che sembra avere ormai scelto quale proprio avversario di riferimento il mondo della caccia e dell'agricoltura, approfittandone per attaccare la giunta regionale ed il candidato presidente del centrodestra. Ne prendiamo atto: a qualcuno non interessano i fatti, ma la semplice conquista di qualche titolo di giornale per animare una campagna elettorale per sostenere la quale, evidentemente, non si hanno altri argomenti da usare».