di Simone Carullo - La Sanità calabrese versa da tempi immemori in uno stato di emergenza costante. Sempre all'ultimo posto in tutte le classifiche nazionali, con un debito di circa 4 miliardi di euro, con standard di prestazione sempre bassissimi e casi di malasanità -eclatanti e non - che si ripetono quasi all'ordine del giorno, la Sanità Calabrese evidenzia un grave problema di gestione. Una cattiva gestione che ha infine prodotto anche un problema di risorse (e non viceversa), e che non può non scatenare analisi impietose e portare con se emergenze di tipo sociale. "Sono, queste, tematiche di fondamentale importanza sulle quali la CGIL ha sempre condotto dure battaglie" – afferma Mimma Pacifici, Segretario Regionale CGIL Reggio C.-Locri, durante la conferenza stampa convocata per questa mattina nella sede storica di Via Santa Lucia al Parco, a Reggio Calabria.
La conferenza è stata convocata con l'intento di rendere e chiedere conto della "graduatoria dei sistemi sanitari", redatta dal Ministero della Salute di Beatrice Lorenzin, nella quale la Regione Calabria si è attestata all' "ultimo posto".
"Delle prime 5 Regioni – spiega Alfredo Iorio, Segretario Generale FP CGIL Calabria – 3 saranno le cosiddette Regini Benchmark. Cioè regioni di riferimento che fisseranno gli standard per le altre. Ciò significa anche che la Calabria, essendosi classificata al ventunesimo posto, rischia ulteriori trattenute di fondi perché non ha raggiunto determinati parametri. Quindi, noi ci chiediamo, ha ragione la Lorenzin, oppure ha ragione il Governatore Scopelliti che dice che sul fronte della Sanità tutto prosegue per il meglio?"
Riguardo al debito della Sanità Pubblica calabrese, Iorio afferma che vi è altresì un grave problema di legalità all'interno della pubblica amministrazione: "Non è possibile che direttori generali che hanno prodotto un tale debito siano ancora al loro posto. Secondo la legge questi dovrebbero essere dichiarati decaduti!"
Casi di ordinaria follia come quello del sangue infetto di Cosenza, o come quello del medico della Rianimazione di Amantea - il quale è dovuto rimanere di turno per ben 30 ore, ed ha ottenuto un cambio solo dopo aver chiamato i Carabinieri -, fanno dire a Nino Costantino, Segretario Generale CGIL Gioia Tauro : "Emerge tutta l'inadeguatezza della proposta politica di questa Regione. Un'inadeguatezza che tocca in particolare Giuseppe Scopelliti, in quanto Governatore della Regione e Commissario ad acta alla Sanità."
"E' vero – continua Costantino – che il disavanzo per il 2012 è di poco meno di 100 milioni di euro, noccioline rispetto ai numeri degli anni precedenti, ma tutto ciò non denota un miglioramento del servizio."
"Quei risparmi – spiega Franco Manunta, Segretario Generale FP CGIL Reggio C. - Locri – sono stati fatti sulle spalle dei lavoratori, con il mancato ricambio, l'eliminazione dell'importante figura dell'operatore socio sanitario, con il mancato riconoscimento di indennità, ecc. ecc.. Noi abbiamo su questo territorio una richiesta di prestazioni agli operatori sanitari che va oltre l'umanamente possibile – continua Manunta – tutto questo produce una Sanità, quantomeno, inadeguata. Il personale sanitario calabrese sfonda ampiamente il tetto massimo di ore, mettendo a rischio anche la qualità della prestazione. Inoltre, lavorando in un contesto di emergenza costante, nel quale manca il materiale, la strumentazione non funziona, vi sono carichi di lavoro impressionanti, sono fatti oggetto di lamentele, anche pesanti, da parte dell'utenza. Insomma – conclude Manunta – vorrei che emergesse il paradosso della Regione Calabria, cioè mentre è l'ultima nella classifica di qualità, potrebbe ben dire di essere la prima per l'impiego forsennato del personale ospedaliero."
La parola poi passa a Mimma Pacifici, la quale fa il punto della situazione. Un situazione a dir poco disarmante. La TAC che non funziona a Locri, l'assenza totale in alcune strutture di operatori socio-sanitari, la penuria di materiale di prima necessità, la mancanza di strumentazione, la rabbia crescente della popolazione ... "Tutto questo a fronte degli aumenti del ticket determinati delle leggi finanziarie firmate Scopelliti, che non corrispondono a servizi sanitari adeguati, soprattutto se paragonate agli standard delle altre Regioni d'Italia o d'Europa." Riferendosi a Reggio, dice: "Stiamo parlando di una città che dovrebbe diventare area metropolitana. Vorrei, pertanto, domandare a Scopelliti, quando ha intenzione di darci risposte su questi temi!? A che servono a Locri due reparti di geriatria? – prosegue in tono polemico la Pacifici – Noi lo sappiamo, ma vorrei che ce lo dicessero loro! Ormai qui non si parla più di diritto alla salute, ma di diritto alla "vita" – soggiunge- . Non è possibile continuare a non avere rispetto dei più deboli, degli anziani, sui quali si abbatte l'inefficienza della sanità pubblica. Non possiamo continuare a leggere quotidianamente di gente che muore perché non è stata ascoltata, perché mancava personale, perché non funzionava un macchinario. Con la vita delle persone non si scherza. Io credo - conclude - che queste tematiche meritino una risposta!"